2014-10-03 19:10:00

Kobane sotto assedio jihadista. Ankara pronta ad intervenire


La Repubblica di Turchia non esiterà a mobilitare ogni suo mezzo per proteggere anche la più piccola parte del suo territorio". Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in occasione della Festa del Sacrificio. Il discorso è stato letto ai militari schierati presso la tomba di Suleyman Shah, enclave turca nella provincia siriana di Aleppo, che si trova sotto la minaccia dei jihadisti dello Stato islamico, mentre rimane sotto assedio la città di Kobane. Massimiliano Menichetti:

Il governo siriano considererà come una "aggressione" ogni intervento turco sul suo territorio. E' quanto ha scritto il ministero degli Esteri di Damasco in una lettera indirizzata al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, e al Consiglio di Sicurezza. Questo mentre Ankara promette battaglia per difendere ogni più piccola parte del proprio territorio e suoi caccia sorvolano Kobane, la città siriana a maggioranza curda assediata dai jihadisti del cosiddetto Stato Islamico. Tra ieri e oggi, intanto, le forze americane hanno condotto sei raid aerei contro l'Is in Siria, con la partecipazione dell'Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti. Nel Paese, in piena guerra civile, sono decine i morti come in Iraq, dove proseguono i raid statunitensi sulle postazioni dei terroristi di Al Bagdadi, che hanno preso il controllo di gran parte della città di Hit, a 150 chilometri a ovest di Baghdad. Il sito di fatto è uno degli ultimi bastioni del governo iracheno nella provincia occidentale di al Anbar. In questo scenario è stallo nella formazione del governo iracheno, con i ministeri degli Interni e della Difesa che restano ancora vacanti. Intanto sul fronte della coalizione internazionale, il Canada apre all’invio di aerei da combattimento anti Stato Islamico.








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