2014-09-29 11:50:00

Colonia. Card. Scola nell'850.mo della traslazione reliquie Re Magi


“Da sempre gli uomini hanno identificato nel ‘viaggio’ il simbolo della loro vita. Anche noi, sofisticati uomini e donne del Terzo Millennio, sappiamo di essere pellegrini sempre in viaggio, ma tante volte rischiamo di smarrire da dove siamo partiti e dove andiamo”. Lo ha detto ieri il card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano, inviato speciale di Papa Francesco a Colonia per la celebrazione dell’850° anniversario della traslazione delle reliquie dei Re Magi da Milano in Germania.

“Il travaglio del nostro tempo, aggravato dalla crisi economico-finanziaria - ha osservato il porporato ripreso dall'agenzia Sir - ci chiede di rispondere sempre e di nuovo alla decisiva domanda: ‘Chi vuol essere l’uomo del terzo millennio?’. I santi Magi ci insegnano innanzitutto che non si parte a caso; essi non sono vagabondi che muovono i passi senza meta e nemmeno turisti che girano per svagarsi dalla noia della vita quotidiana”.

Meta del cammino è incontrare. Ed “incontrare Gesù è scoprire il segreto della vita. L’Apostolo delle genti chiama questa novità “conoscenza del Mistero”, dove la parola “mistero” non vuol dire “qualche cosa di nebuloso o esoterico”, ma indica “il disegno originario di Dio su tutta la realtà, il progetto imperscrutabile della Trinità santissima sul cosmo e sulla storia che si è manifestato definitivamente in Gesù”.

Tutti i popoli sono chiamati ad essere “l’uno membra dell’altro in Cristo”. Ecco “la familiarità nuova che il dono di Cristo e del suo Santo Spirito fanno ad ogni uomo che accoglie l’incontro”. “I santi Magi - ha chiarito il card. Scola - sono dunque testimoni del destino buono preparato da Dio per tutta l’umanità. Non siamo stati creati per la solitudine e l’estraneità ma per la comunione”. “La pace e la comunione che sono offerte in Cristo alla nostra libertà - ha aggiunto - sono donate per il mondo intero.

Esse domandano di diventare criterio di proposta sociale e di partecipazione all’edificazione di una vita buona che favorisca il dialogo interculturale e interreligioso come i santi Magi ancora oggi ci ricordano”. Allo stesso tempo “chiedono di promuovere politiche di accoglienza, rispettose del bene di tutti. Opere preziose come Missio, Misereor, KinderMissionWerk testimoniano come custodire le reliquie dei Magi mantiene accesa la solidarietà. La coda luminosa della stella continua a creare un ponte tra la Germania e le terre dell’Oriente”.

Maria Santissima, ha concluso, “custodisca il nostro incontro con il Signore, ci aiuti a rinnovarlo ogni giorno. Interceda per noi la Vergine Madre, perché le nostre Chiese abbiano il coraggio di essere nelle nostre terre europee - come ci chiede instancabilmente il Santo Padre Francesco - testimonianza della Gioia del Vangelo”. (R.P.)








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