2014-09-27 19:58:00

Fedeltà creativa: Focolari impegnati a portare ovunque il Vangelo


Un intenso lavoro in seduta comune e a piccoli gruppi su tematiche specifiche per fare il punto sull’oggi e guardare al futuro: è stata questa l’Assemblea del Movimento dei Focolari che ha impegnato per tutto il mese di settembre a Castel Gandolfo circa 500 persone di ogni età e vocazione, provenienti da 137 nazioni, e che si è conclusa proprio con l’udienza del Papa. Nel pomeriggio la conferenza stampa con la presidente e il copresidente dei Focolari, rispettivamente Maria Voce e Jesús Morán Cepedano, per un bilancio del percorso compiuto. C'era per noi Adriana Masotti:

Riscoprire il dono ricevuto dalla fondatrice, Chiara Lubich, e capire come incarnarlo nell’oggi: questo il compito dell’Assemblea che ha lavorato in una prospettiva di “fedeltà creativa”. E di creatività ha parlato anche il Papa. Ascoltiamo Maria Voce, presidente dei Focolari:

“Io ho sentito nel Papa una conoscenza profonda del nostro carisma, perché ha tirato fuori proprio quelle espressioni che facevano vedere quanto lui apprezzasse il nostro desiderio di unità e il nostro costruire rapporti di unità. Poi questa cosa che lui ha detto della creatività, secondo me, è stata importante, perché ci ha aperto il campo. Ha detto: fate quello che volete, andate dove volete, costruite! Fare scuola significa anche essere creativi, portare cioè qualcosa di nuovo che possa poi servire agli altri".

Di soddisfazione per il lavoro fatto dall’Assemblea parla il copresidente, Jesús Morán Cepedano:

“Credo che il bilancio sia molto positivo, perché siamo riusciti a sintetizzare prima e ad approfondire poi, tutte le istanze che erano venute dal Movimento in tutto il mondo e che rappresentavano le esigenze fondamentali per una incarnazione del carisma dell’unità nei prossimi sei anni. Quindi gli orientamenti e le linee di azione sono stati sintetizzati in questo slogan: 'Uscire, insieme, opportunamente preparati'. Siamo in un momento cruciale di riscoperta della nostra identità, del carisma, per poterlo donare meglio. La riscoperta della nostra identità sarà però parallela e contemporanea all’uscire verso i problemi dell’umanità”.

Uno degli aspetti che impegnano di più il Movimento è quello del dialogo ecumenico, interreligioso e con persone di altre convinzioni, un impegno incoraggiato dal Papa. Ancora Jesús Morán Cepedano:

“Assolutamente! Il Movimento è partito nella Chiesa cattolica come un movimento cristiano, ma è andato al di là: il vero messaggio di Gesù è un messaggio che va al cuore dell’uomo. Quindi ci troviamo vicini a tutti gli uomini di buona volontà, di tutte le religioni, di tutte le Chiese, anche ai non credenti che credono però nell’amore, che credono nella solidarietà”.

In merito al dialogo Maria Voce, sollecitata da una domanda, sottolinea l’importanza del prossimo viaggio del Papa in Turchia, una realtà che lei ben conosce e dove ha stretto importanti rapporti all’interno della Chiesa ortodossa e con esponenti dell’islam. A pochi giorni dall’apertura in Vaticano del Sinodo sulla famiglia non poteva mancare poi una domanda su come il Movimento guarda alla famiglia e sulle aspettative riguardo al Sinodo stesso. Risponde il copresidente, Jesús Morán Cepedano:

“Il problema della famiglia è un problema antropologico. Qui ci giochiamo un po’ l’avvenire dell’uomo, perché l’uomo cresce nella famiglia, l’uomo si fa uomo nella famiglia e quindi la famiglia è fondamentale. Noi pensiamo che questo Sinodo non sia un Sinodo per risolvere problemi disciplinari della famiglia, ma sia per andare a fondo nel disegno di Dio sulla famiglia. Allo stesso tempo, però, il disegno di Dio deve confrontarsi con il vissuto reale delle famiglie, raccogliere le sofferenze. Questo è fondamentale perché la dottrina interpelli veramente e dica qualche cosa. Noi, nel Movimento, siamo molto attenti ad approfondire il disegno di Dio sulla famiglia, ma - allo stesso tempo - anche alle sofferenze concrete. Il Movimento non esclude nessuno. Chiara Lubich - la fondatrice del Movimento - ci ha sempre spinti a cercare il Gesù abbandonato della famiglia, che sono i divorziati, che sono i separati, che sono le nuove unioni. Quindi dobbiamo andare lì, a queste piaghe".








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