2014-09-23 12:45:00

Festa di San Pio. P. Campanella: sua figura vive nel cuore dei fedeli


Oggi la Chiesa festeggia Padre Pio, un Santo che è nei cuori di milioni di fedeli. Nel giorno dell’anniversario della sua morte, devoti da ogni parte del mondo si riuniscono per pregare nel nome del frate di Pietrelcina. Maria Gabriella Lanza ha intervistato padre Stefano Campanella, portavoce dei frati Cappuccini:

R. – Oggi ricordiamo il passaggio di Padre Pio da questa Terra al Cielo, che è stato il momento che lui ha desiderato in tutta la sua vita. Fin da giovane, infatti, nelle sue lettere alle figlie spirituali troviamo richieste di preghiera, affinché il Signore potesse accoglierlo con sé, soprattutto perché non vedeva l’ora di ricongiungersi a Colui, che chiamava il “suo celeste sposo”. D’altro canto, però, si rendeva conto della necessità di rimanere su questa terra, per svolgere la missione che il Signore gli aveva affidato. E’ sempre stato combattuto, quindi, fra queste due propensioni.

D. – Qual è il segno più importante che ha lasciato San Pio e cosa rappresenta ancora oggi?

R. – Sicuramente, il segno dell’assoluzione nel Sacramento della Riconciliazione. E questo è caratterizzante ancora oggi, perché i suoi confratelli qui non fanno altro che continuare questa opera di riconciliazione fra gli uomini e Dio.

D. – Padre Pio raccomandava sempre a tutti di pregare e sono tanti i gruppi di preghiera in Italia, e non solo, che si riuniscono nel suo nome...

R. – Questa è un’altra delle realtà, che rendono ancora viva la figura di Padre Pio. Lui continua a vivere attraverso i gruppi di preghiera, non soltanto nel seguire i suoi insegnamenti, ma essenzialmente nel seguire il suo esempio, perché Padre Pio pregava in continuazione. Ogni momento libero dalle confessioni, dalle celebrazioni eucaristiche, era per lui momento buono per pregare.

D. – Padre Pio diceva che la sofferenza è il segno certo che Dio ci ama e mai messaggio è stato più attuale...

R. – Padre Pio non soltanto lo diceva, ma viveva questa sofferenza! Voglio precisare che le stigmate sono state soltanto uno degli aspetti della sofferenza di Padre Pio, che ha riguardato non solo il fisico, attraverso tante malattie che gli hanno dato problemi fin dai tempi della sua adolescenza, ma ha sopportato anche sofferenze morali, persino il tradimento di persone di cui si fidava. Insomma, ha riprodotto nella sua vita tutte le sofferenze fisiche e morali, che hanno caratterizzato la vita del Cristo. Lo ha fatto perché il Signore ha voluto accontentarlo in una richiesta che lui espresse con l’ordinazione sacerdotale. Nell’immaginetta ricordo, infatti, Padre Pio scrisse: “Con te voglio essere sacerdote santo e vittima perfetta”.








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