2014-09-18 08:15:00

Lesotho verso elezioni anticipate, anche le Chiese mediano per risolvere crisi


Elezioni anticipate in Lesotho: è questa la soluzione politica che sembra profilarsi nel piccolo regno dell’Africa meridionale per cui anche Papa Francesco aveva chiesto la pace durante l’Angelus del 7 settembre. Davide Maggiore:

Anticipare “al più presto possibile” le legislative inizialmente previste per il 2017. Questo aveva chiesto la Comunità di sviluppo dell’Africa australe alle autorità del Lesotho e sul punto sembra essere stato raggiunto l’accordo tra il premier Thomas Thabane e il suo vice Mothetjoa Metsing, rivali nella crisi aperta da un tentativo di golpe il 30 agosto. A garanzia della pace e della stabilità, in più, verrà dispiegata nel regno una missione di osservatori guidata dal Sudafrica e a cui prenderà parte anche lo Zimbabwe. Un sudafricano, il vicepresidente della repubblica Cyril Ramaphosa, avrà infine il compito di preparare il voto anticipato. Non tutte le tensioni, però, sono svanite, malgrado il clima tranquillo che sembra regnare nella capitale Maseru: il premier Thabane è ancora scortato da militari sudafricani, temendo reazioni dell’esercito del Lesotho e per lo stesso motivo giudica tuttora impossibile riaprire il Parlamento, in cui non ha più la maggioranza da giugno. A favorire la distensione potrebbero essere d’altra parte le Chiese locali, i cui rappresentanti hanno incontrato in questi giorni i leader coinvolti nella crisi.








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