2014-09-17 19:58:00

Severo richiamo di Napolitano al Parlamento ‘bloccato’ su Consulta e Csm


In Italia severo richiamo del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dopo l’ennesima fumata nera nel Parlamento per l’elezione di due giudici costituzionali e due membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura, che ancora mancano all’appello. Oggi pomeriggio vi è stato il dodicesimo scrutinio per la Consulta ed il nono per il CSM. Il servizio di Roberta Gisotti

"Il succedersi senza risultati conclusivi” delle votazione per eleggere i componenti laici del CSM e i nuovi giudici della Consulta “solleva gravi interrogativi”, scrive il presidente Napolitano. E, “che si siano verificati nel passato analoghi infelici precedenti, nulla toglie a tale gravita”, sottolinea il capo dello Stato, evidenziando come i “quorum elevati” previsti - tre quinti degli aventi diritto per la Consulta e tre quinti dei votanti per il CSM - “implicano tassativamente convergenze sulle candidature” “tra forze politiche diverse, di maggioranza e di minoranza”. Con il prevalere di “posizioni settarie” o “immotivate preclusioni” sui candidati - ammonisce Napolitano – “il meccanismo si paralizza e l'istituto di garanzia rappresentato dal sistema dei quorum qualificati si logora e può essere messo in discussione”. “Si rifletta dunque bene” – conclude Napolitano – su questo aspetto non secondario delle conseguenze del protrarsi di un complessivo nulla di fatto nelle votazioni in corso, che innanzitutto impedisce l'insediamento nel nuovo CSM".








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