2014-09-16 14:15:00

Incontro Famiglie Filadelfia. Mons. Chaput: speriamo nella presenza del Papa


Si è tenuta stamani, in Sala Stampa vaticana, la conferenza stampa di presentazione della preparazione all’VIII Incontro mondiale delle Famiglie che si svolgerà a Filadelfia, negli Stati Uniti, dal 22 al 27 settembre dell’anno prossimo. Alla conferenza hanno preso parte l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del dicastero per la Famiglia, l’arcivescovo Joseph Chaput, arcivescovo di Filadelfia e una famiglia della città americana impegnata nella vita della Chiesa locale. Il servizio di Alessandro Gisotti:

E’ iniziato il conto alla rovescia per l’Incontro Mondiale delle Famiglie. Così l’arcivescovo di Filadelfia, mons. Joseph Chaput, ha sintetizzato la trepidazione con la quale si attende, o meglio si sta preparando, il grande evento del settembre 2015. Il presule non ha poi nascosto la grande speranza che è nel cuore di tutti a Filadelfia:

“We sincerely hope for a visit from the Holy Father. …
Speriamo fortemente che il Santo Padre venga da noi. L’evento dell’anno prossimo diventa più reale, con il passare di ogni ora. Filadelfia ha profonde radici religiose e Papa Francesco è molto amato, sia all’interno sia all’esterno della Chiesa cattolica negli Stati Uniti. Quindi, come ho già detto in altra occasione, sono previsti tra i 10 mila e i 15 mila partecipanti da tutto il mondo, al Congresso sulla famiglia. Una Messa celebrata dal Papa potrebbe facilmente richiamare oltre un milione di persone …”.

L’arcivescovo Chaput ha quindi ricordato il tema dell’Incontro, “L’amore è la nostra missione, la famiglia è viva”, ed ha sottolineato che è stato preparato un testo di catechesi sui temi forti riguardanti la famiglia. Il presule ha inoltre rammentato i due patroni dell’evento: San Giovanni Paolo II, che proprio 20 anni fa, dava vita agli Incontri mondiali delle Famiglie e Santa Gianna Beretta Molla, esempio straordinario di madre e moglie cristiana. Alla conferenza stampa era presente anche la famiglia Riley di Filadelfia, impegnata nei preparativi dell’Incontro. La testimonianza di Barbara Riley:

“We are excited, in Philadelphia, to have such an event with the focus on …
Siamo molto emozionati, a Filadelfia, di poter ospitare un evento di tale portata, incentrato sulla famiglia. La famiglia è così importante, determinante per la crescita dei figli. 20 anni fa mi sono convertita al cattolicesimo: sono stata attratta dalla sua attenzione alle donne, alle madri e alla famiglia”.

Dal canto suo, mons. Vincenzo Paglia, ha enumerato una serie di eventi e iniziative che precederanno l’Incontro di Filadelfia: in particolare, il prossimo 18 settembre, il convegno “Famiglia e povertà”, promosso assieme a “Caritas Internationalis” e soprattutto l’incontro di Papa Francesco con i nonni, il prossimo 28 settembre a Piazza San Pietro. Si attendono, ha detto il presule, circa 40 mila persone – da 20 Paesi – tra cui una coppia di anziani profughi iracheni che daranno la loro testimonianza sulle sofferenze del popolo dell’Iraq. Tutti questi eventi, ha sottolineato mons. Paglia, sottolineano l’importanza della famiglia nonostante le difficoltà che deve affrontare:

“Grazie a Dio, e spesso sono dimenticate e a volte bastonate, ci sono milioni e milioni di famiglie che tengono letteralmente in vita la Chiesa e la società”.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, mons. Paglia ha quindi offerto un commento su “Manif pour tous”, il movimento popolare francese a difesa della famiglia sorto dopo l’approvazione in Francia della legge sulle unioni omosessuali:

“Direi che è un esempio molto bello, quello che è accaduto in Francia, e cioè di coinvolgere il più largamente possibile credenti, credenti in altro modo, non credenti, chiunque, per sostenere questa dimensione della famiglia come cellula fondante delle nostre società”.

Nella conferenza stampa è stato sottolineato che l’Incontro di Filadelfia sarà un’occasione feconda di confronto dopo il Sinodo straordinario sulla famiglia. Mons. Chaput ha quindi voluto evidenziare che non si deve parlare solo dei problemi della famiglia, ma della sua bellezza nel progetto di Dio:

“We are going to deal with these realistic issues …
Tratteremo argomenti reali: dovremo parlare infatti del progetto di Dio partendo dalla realtà delle nostre proprie esperienze, anche delle esperienze difficili. Lo scopo, però, è quello di incoraggiare le famiglie affinché accolgano con gioia il progetto di Dio. La Chiesa ha duemila anni di esperienza nell’impegno ad aiutarci a compiere questa riflessione, ad aiutare le famiglie ad incorporare questa consapevolezza nella loro vita”.








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