2014-09-12 14:18:00

Presentato ampliamento nuovo Santuario di San Gabriele dell'Addolorata


Un Santuario accogliente e comodo per le migliaia di pellegrini che ogni giorno si recano a trovare il "Santo dei giovani": San Gabriele dell’Addolorata. Questa mattina presso la nostra emittente è stata presentata la ristrutturazione del nuovo Santuario, che si trova ai piedi del Gran Sasso in Abruzzo, dove riposano le spoglie mortali del Santo. Ascoltiamo il rettore, padre Natale Panetta al microfono di Marina Tomarro:

R. - Intanto per accogliere in modo decoroso i pellegrini che vengono al Santuario, perché, cosa succedeva? Il Sacramento veniva amministrato con disagio per la presenza dalla grande folla, dalla gente che andava verso il Santo, soprattutto nel periodo estivo e durante le domeniche quando l’affluenza è maggiore. Quindi è stata un’esigenza per i pellegrini.

D. - Il prossimo 21 settembre ci sarà questa Messa solenne. Il Papa vi ha inviato un messaggio …

R. - Il Papa ci ha inviato un messaggio particolare proprio perché con questa lettera dà importanza a questo evento. Il Santuario, dopo 44 anni dalla deposizione della prima pietra, viene finalmente inaugurato.

D. - San Gabriele è il "Santo dei giovani", ma è un po’ il Santo di tutti. Perché il suo culto è così diffuso secondo lei?

R. - Prima di tutto colpisce il fatto che non abbia fatto "niente" di straordinario. Noi che andiamo a cercare nella sua vita terrena miracoli, fatti, detti, scritti, abbiamo trovato solo alcune lettere che lui ha scritto alle religiose, al fratello o al padre. Ma soprattutto colpisce la quotidianità, la semplicità. San Gabriele dice: “Di fronte a Dio non vale quante cose facciamo, se sono grandi, ma come le facciamo, con quale cuore”. Quindi la Santità sono quelle grazie, quei miracoli; ancora oggi vediamo per intercessione di san Gabriele che la gente può usufruire del suo aiuto e della sua protezione.

D. - Qual è l’attualità del suo messaggio, soprattutto rivolto ai giovani, ai ragazzi come lui?

R. - La Santità è come noi viviamo la nostra vita sapendo che si tratta di uno sprazzo di tempo, è un momento, un pellegrinaggio. Il pellegrinaggio di San Gabriele è stato brevissimo e lo ha vissuto bene. Prima di tutto la felicità va ricercata in ciò che rimane, ciò che è vero, in ciò che è buono.

Il nuovo Santuario è stato rimodellato su quello già esistente dal 1976, con tre interventi di completamento importanti; sull’aula centrale e in particolare sull’altare, sulla cappella di riconciliazione e sulla cripta dove è conservato il corpo del Santo, meta ogni giorno di migliaia di pellegrini. Ascoltiamo il commento dell’architetto Eugenio Abruzzini, autore del progetto:

R. - Questi luoghi non solamente architettura: sono "architettura significante", cioè legata ai significati delle azioni liturgiche che si svolgono all’interno. Allora bisogna trovare questa connessione tra azione liturgica e spazio architettonico. Questo non deve essere chiaro a parole, si deve sentire entrando all’interno dello spazio. E questo a San Gabriele è stato realizzato.








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