2014-09-12 12:17:00

Gaza: riaprono le scuole ma mancheranno molti bambini


Sarà un triste primo giorno di scuola quello che i bambini della Striscia di Gaza si apprestano a vivere, domenica 14 settembre. Il suono della campanella dovrebbe riportare in classe 241mila studenti in 252 scuole. Nei 50 giorni dell’operazione militare israeliana “Margine protettivo”, le scuole danneggiate sono state più di 220 e tutt’ora almeno 26 edifici scolastici offrono riparo a famiglie rimaste senza abitazione. Per questo motivo sono stati programmati i doppi turni, con insegnanti e studenti che si alterneranno nelle scuole disponibili.

Negli scontri tra Israele e Hamas hanno perso la vita, secondo l’Unicef, almeno 501 bambini e 3.374 sono stati feriti. “Numeri che feriscono”, spiega all'agenzia Sir padre Aktham Hijazin, responsabile delle scuole del Patriarcato latino di Gerusalemme che a Gaza gestisce direttamente due istituti con oltre mille studenti, il 90% è musulmano, con circa cento docenti.

“Non sarà facile - dice don Hijazin - fare l’appello. Il grande e concreto timore è che tanti banchi resteranno vuoti. Quanti bambini morti? Quanti quelli feriti e mutilati che non potranno, almeno all’inizio, frequentare le lezioni?”. “Tornare a scuola non sarà facile - aggiunge don Hijazin - non possiamo chiedere ai nostri alunni di aprire subito i libri. Prima dei libri è necessario aprire i cuori, raccontarci ciò che abbiamo vissuto, ciò che di male abbiamo visto. Psicologicamente sono bambini e giovani distrutti”.

Intanto è una corsa contro il tempo per risistemare le due scuole patriarcali, che riapriranno domani 13 settembre, e ripristinare bagni, impianti elettrici, finestre e infissi vari, tutti danneggiati dalle bombe o in qualche modo utilizzati dalle migliaia di sfollati interni assistiti dalla Caritas Jerusalem. Un investimento da 150 mila dollari. (R.P.)








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