L’Eurogruppo ribadisce l’impegno “per ridurre in maniera effettiva il carico fiscale sul lavoro”. E’ quanto emerso nell’incontro che si è svolto oggi a Milano, nel quadro del semestre di presidenza italiana dell’Unione. Servizio di Giampiero Guadagni:
Una chiara priorità politica. Così l’Eurogruppo, il centro di coordinamento europeo
che riunisce i ministri dell'Economia degli Stati che adottano l’euro, definisce la
riduzione delle tasse sul lavoro. Da finanziare, viene spiegato, o con una riduzione
della spesa non produttiva, oppure spostando le tasse sul lavoro verso tasse di minor
impatto sulla crescita. La misura, afferma l'Eurogruppo, deve far parte di un più
ampio pacchetto di riforme sul mercato del lavoro. E la necessità di riforme strutturali
per attrarre investimenti è rimarcata anche dal governatore della Bce Draghi per il
quale “la ripresa è fragile ma continuerà”.
Da parte sua il ministro italiano dell’Economia Padoan, rispetto ad alcune perplessità
espresse proprio del governatore della Bce, assicura: l'Italia rispetterà i vincoli
europei, anche se - osserva – il quadro macreoeconomico è diverso. Più duro il premier
Renzi, che su Twitter scrive: noi rispettiamo il parametro del 3%. Siamo tra i pochi
a farlo. Dall' Europa dunque non ci aspettiamo lezioni, ma investimenti. Immediata
la replica del finlandese Katainen, futuro vice presidente della Commissione europea,
per il quale la Commissione “non è un maestro, noi siamo collaboratori”.
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