2014-09-10 11:36:00

Polonia: i vescovi contro la 'dittatura del relativismo'


“Il mondo di oggi tenta di imporre la convinzione che non vi è alcuna verità oggettiva”, affermano i vescovi polacchi nella lettera per la quarta Settimana dell’educazione promossa dal 14 al 20 settembre e dedicata al ruolo della verità. “Una persona che decide di vivere in conformità alla verità oggettiva viene guardata con sospetto o con disprezzo”, osservano i presuli mettendo in guardia contro “la dittatura del relativismo”.

L’educazione alla verità, spiegano, presuppone che sia genitori che insegnanti “nel processo formativo mostrino il valore della verità sul mondo, sull’uomo e su Dio”, indicando “come scoprirla e farsi da essa guidare nel quotidiano”. “Solo allora potremo con fiducia guardare la futura società di uomini distinti da onestà interiore, rettitudine e scrupolosità”, sottolineano ancora i vescovi, che consigliano - riferisce l'agenzia Sir - di “acquisire la capacità di stare nella verità” attraverso “un regolare accostamento al sacramento di penitenza e riconciliazione”.

Il responsabile per l’educazione dell’episcopato, mons. Marek Mendyk, rileva che l’insegnamento della religione nelle scuole (introdotto dopo la caduta del comunismo) è “relativo all’educazione morale” e “riguarda la pienezza dell’umano”, mentre il presidente dei vescovi, mons. Stanislaw Gadecki, rammenta che la scuola ha “l’obbligo di trasmettere valori spirituali e religiosi”. (R.P.)








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