2014-09-09 11:31:00

Speranze in Iraq per la fiducia al nuovo governo


L’Iraq ha votato la fiducia al nuovo esecutivo guidato dal primo ministro Haider al Abadi. Plaude il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon. Il presidente americano Barack Obama ha telefonato al nuovo premier. Sottolineata la necessità  di continuare a lavorare per far fronte alla minaccia postadall'Isis". Marina Claculli:

I ministri proposti dal nuovo premier al-Abadi sono stati approvati dal parlamento di Baghdad, con l’eccezione di due: per nominare il ministero della difesa e degli interni al-Abadi ha chiesto ancora una settimana. Si tratta di un “importante passo in avanti” – ha commentato John Kerry – mentre la minaccia dello Stato Islamico avanza nel nord-ovest del paese, contrastata prevalentemente dai kurdi spalleggiati dai raid americani. Washington ha puntato tutto su un nuovo governo, che sia capace di mediare tra Baghdad e i poteri locali di un Iraq sempre più diviso, soprattutto tra sunniti e sciiti. Resta aperta però anche la cruciale questione del Kurdistan autonomo. Erbil, la sua capitale, rivendica più poteri, soprattutto nel controllo dei giacimenti di petrolio e gas. Ieri il blocco parlamentare curdo ha disertato la parte iniziale della sessione, a eccezione del presidente Fuad Masum, ma a lavori iniziati i deputati curdi sono entrati e si sono registrati. Nuri al-Maliki, il premier uscente e screditato dall’America e dal paese, è stato nominato vice-presidente: una nomina strategica che fa cadere fortunatamente l’ipotesi drammatica di una frattura della legittimità tra al-Maliki e al-Abadi.

 








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