2014-09-09 15:56:00

Scozia,il referendum sull'indipendenza che spaventa l'Europa


Testa a testa, sul filo del rasoio. Si gioca così la battaglia tra unionisti ed indipendentisti, a colpi di sondaggio. L'ultimo in ordine di tempo non lascia spazio a dubbi: se si votasse ora vincerebbero coloro i quali vogliono farla finita con Buckingham Palace, dopo 307 anni di onorato servizio alla Corona. Ma le urne si apriranno solo tra nove giorni, e tanto potrebbe bastare a far capovolgere la situazione in favore di coloro i quali, invece, invocano più devolution sempre sotto l'ombrello di Sua Maestà.

"La possibilità di una secessione della Scozia era stata sottovalutata dal governo britannico ma ora, con gli indipendentisti in continua crescita, appare una realtà concreta"  ammonisce Giancarlo Aragona, presidente dell'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale e già ambasciatore italiano a Londra. Una possibilità che spaventa l'Europa "perchè- spiega Aragona- la secessione scozzese avrebbe un impatto geopolitico formidabile, riaccendendo quei focolai di separatismo presenti in molti Paesi dell'Unione".

Eppure c'è chi vede in tutto questo la possibilità per un popolo di tornare finalmente ad autodeterminarsi. Come Paolo Gulisano, scrittore esperto di Scozia:" L'identità del popolo scozzese è forte ed è sopravvissuta nei secoli a numerosi tentativi di sradicamento. La Scozia è una delle più antiche nazioni europee ed è rimasta indipendente fino a tre secoli fa. Non ci sarebbe nulla di strano se lo tornasse ad essere". 

Intanto, con un documento ufficiale la Conferenza Episcopale scozzese ha invitato al voto non prendendo alcuna posizione ma chiedendo semplicemente ai cittadini di non rinunciare a "scegliere per il bene del Paese".

 

 

 








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