2014-09-09 14:11:00

La tragica lista degli operatori pastorali uccisi nel mondo


La tragica vicenda delle tre religiose uccise in Burundi richiama il sacrificio di decine di operatori pastorali nella Chiesa cattolica, che ogni anno perdono la vita nel mondo a motivo della loro fede e del loro generoso impegno per gli altri. Il servizio di Roberta Gisotti:

Sono già 18 in questo anno 2014 i sacerdoti, religiosi e religiose, laici e laiche uccisi nel mondo. La triste lista è documentata da Fides, l'agenzia delle Pontificie opere missionarie. Sette sono morti in Africa, nella Repubblica Centrafricana, Sudafrica, Tanzania, e le ultime tre vittime in Burundi; sei hanno perso la vita in America, negli Usa, in Canada, Venezuela e Nicaragua; uno in Europa, in Italia; due in Asia, in Siria e Malaysia; due in Oceania, in Papua Nuova Guinea. Nello scorso anno 2013 erano stati in tutto 22 gli operatori pastorali assassinati, un numero doppio rispetto al 2012. Dati in allarmante crescita. Se guardiamo al solo Burundi troviamo fra le vittime: il cooperante italiano Francesco Bazzani ucciso durante una rapina insieme alla suora croata Lukrecija Mamic, nel 2011; la giovane coppia burundese Jerome - collaboratore di padre Claudio Marano - e la moglie Joelle, all’ultimo mese di gravidanza, uccisi nel 2007; e poi il nunzio apostolico, mons. Michael Courtney, irlandese, morto in seguito ad un agguato mortale nel 2003, e nello stesso anno, fratel Antonio Bariggia, ammazzato per un paio di sandali; e ancora i padri saveriani Aldo Marchiol e Ottorino Maule ammazzati insieme alla volontaria trentina Catina Gubert nel 1995. Massima parte delle vittime perde la vita in contesti di povertà, miseria umana e degrado sociale e gli assassini sovente rimangono impuniti.








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