2014-09-08 08:10:00

Ancora raid in Siria e in Iraq per colpire i miliziani jihadisti


Resta tesa la situazione in Siria sia in Iraq dove si continua a combattere, mentre a Baghdad oggi si vota la fiducia al nuovo esecutivo. Marina Calculli: 

Gli Stati Uniti continuano a bombardare dall’alto la zona strategica della diga di Haditha, nell’ovest dell’Iraq, che rischia di cadere in mano alle milizie del sedicente Stato Islamico. Se la diga dovesse essere distrutta o bloccata provocherebbe seri danni a tutto il territorio circostante. Anche a Mosul l’aviazione statunitense dà manforte dall’alto ai kurdi – i peshmerga, ovvero i soldati del Kurdistan autonomo, ma anche il Pkk uniti alle milizie di altri partiti laici kurdi, che hanno riconquistato la montagna di Zaktar, vicino Mosul, strappandola allo Stato islamico. Il ministro degli affari esteri iracheno, Zarif, ha detto che gli Stati Uniti non sono stati abbastanza seri fino ad oggi. E intanto a Baghdad stasera il parlamento dovrebbe approvare il nuovo governo proposto dal neo-premier al-Abadi. Mentre i militanti dello Stato Islamico sembrano spostarsi ancora verso la Siria anche l’aviazione del regime siriano bombarda la provincia di Raqqa, controllata ormai dai seguaci del califfo al-Baghdadi. Lo Stato Islamico qui ha perfino proclamato la nascita di un governo. 








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