2014-09-07 10:20:00

Vescovi congolesi: necessaria collaborazione tra famiglia e scuola


“Occorre collaborazione tra la famiglia e la scuola per risvegliare l’intelligenza e la personalità dei ragazzi”: è questo il messaggio lanciato da mons. Félicien Mwanama Galumbulula, vescovo di Luiza, nella Repubblica Democratica del Congo, per l’avvio del nuovo anno scolastico degli istituti di formazione cattolici. In questi giorni, infatti, il Comitato di coordinamento delle scuole cattoliche di Luiza si è riunito per stilare un bilancio consuntivo dell’anno scolastico 2013-2014 e preparare l’offerta formativa per il 2014-2015.

Sottolineando l’importanza di “inserire in una visione comune tutti gli sforzi delle persone coinvolte nell’educazione dei ragazzi”, mons. Mwanama ha quindi richiamato l’attenzione sulla famiglia, anche in vista dei due Sinodi ad essa dedicati: quello straordinario, in programma dal 5 al 19 ottobre prossimi, e quello ordinario che si terrà nel 2015. “Il tema della famiglia – ha spiegato il presule – dovrà essere tenuto in considerazione da genitori, alunni, insegnanti e tutti coloro che operano in un settore così vitale come quello dell’educazione dei giovani”.

In quest’ottica, quindi, il vescovo di Luiza ha esortato la scuola e la famiglia a lavorare in sinergia per risvegliare l’intelligenza e la personalità di ciascun ragazzo. “Per un alunno – ha spiegato il presule – l’intelligenza implica la sua capacità di comprendere, interpretare e operare delle scelte, nella vita, secondo una scala di valori interiorizzati. Non si tratta, dunque, di una mera intelligenza ‘libresca’ che si accontenta di sapere leggere e scrivere”.

Scuola e famiglia - è stato l’ulteriore richiamo di mons. Mwanama – devono essere “al servizio del bene integrale dei giovani”, “ciascuna secondo le proprie competenze” e in un’ottica di “sana collaborazione e del rispetto dei ruoli”. Tale collaborazione, definita “urgente” dal presule, dovrà “mettere innanzitutto ed effettivamente al centro i giovani, al fine di assicurare loro un’educazione integrale, attraverso un dialogo sincero, costruttivo ed esigente”. Ed il confronto, ha concluso il vescovo congolese, dovrà “affrontare con onestà le questioni inerenti la personalità dei ragazzi nel contesto socio-economico particolarmente difficile che attraversa oggi il Paese”. Questa, dunque, “la grande sfida” che attende tutti gli operatori educativi. (I.P. – Francese Africa).








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