2014-09-05 11:42:00

Pakistan: 40 morti e decine di feriti per i monsoni


È di oltre 40 morti il bilancio aggiornato delle forti piogge monsoniche che si sono abbattute in questi giorni sul Pakistan; intanto gli esperti meteo lanciano l'allerta per un possibile peggioramento delle precipitazioni atmosferiche unite al pericolo imminente di inondazioni. La maggior parte delle vittime - riferisce l'agenzia AsiaNews - è stata causata dal cedimento del soffitto di alcuni edifici nel Punjab, la provincia più ricca e popolosa del Paese; nel capoluogo, Lahore, i morti finora confermati sono 14.

Il governo, già al centro di pesanti contestazioni in queste settimane da parte di gruppi di opposizione, è stato oggetto di critiche per non aver avviato una efficace campagna di prevenzione. Jam Sajjad, portavoce della Protezione civile, afferma che "almeno 28 persone sono decedute in incidenti vari", provocati dal "cedimenti dei tetti" in diverse case del Punjab "nelle ultime 24 ore".

Fra le vittime vi sono anche donne e bambini; il numero dei feriti è inferiore a 30, ma il bilancio è destinato ad aumentare nelle prossime ore quando sarà completata la mappatura dei danni in tutta la regione. Rizwan Naseer, direttore generale delle operazioni di soccorso in Punjab, riferisce che tutti i feriti sono al momento ricoverati negli ospedali e "stiamo rimuovendo le macerie, alla ricerca di sopravvissuti".

Vittime anche nella regione del Kashmir amministrata dal Pakistan, con 10 morti e almeno quattro feriti; intanto si registrano nuove alluvioni e smottamenti nella regione himalayana, mentre i fiumi Jhelum e Neelum stanno per esondare in diversi punti. Intanto il servizio meteo nazionale ha già diramato l'allerta per nuove, forti piogge e temporali nel Punjab e nel nord del Paese per le prossime 72 ore; massima attenzioni per fiumi e corsi d'acqua in tutto il territorio, per il forte rischio di inondazioni.

Negli ultimi quattro anni il Pakistan è stato vittima di devastanti alluvioni causate dai monsoni, con migliaia di vittime, danni ingenti e feroci critiche anche nei confronti del precedente governo, ritenuto responsabile per la mancata opera di prevenzione e la scarsa assistenza alle vittime. Nel 2010 le peggiori inondazioni della storia hanno ucciso quasi 2mila persone e interessato 21 milioni di cittadini, causando una gravissima crisi umanitaria. Fenomeni che si sono ripetuti un anno più tardi, con centinaia di morti e oltre cinque milioni di sfollati, e nel 2013 con oltre ottanta vittime e centinaia di sfollati. (R.P.)








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