2014-08-28 19:55:00

Giornata di incontri in vista del Cdm. Renzi da Napolitano. Poletti a Rimini


Alla vigilia del Consiglio dei ministri, vertice di quattro ore a palazzo Chigi tra il premier  Renzi e i ministri dell'Economia Padoan e delle Infrastrutture Lupi. Al centro della riunione la ricerca delle coperture per il decreto Sblocca-Italia. In serata Renzi sarà ricevuto al Quirinale dal capo dello Stato Napolitano. Servizio di Giampiero Guadagni

E’ un Consiglio dei ministri particolarmente atteso quello di domani: segna la ripresa ufficiale dell’attività politica, ma soprattutto dovrebbe segnare la ripresa dell’economia. Al centro la riforma della scuola, con Renzi che stoppa le indiscrezioni degli ultimi giorni. E ancora la riforma della giustizia. L’annunciato taglio delle ferie giudiziarie dei tribunali, spiega il premier, è solo un simbolo. L’arretrato, precisa, si risolve in altro modo. Una risposta attesa dai cittadini ma anche dalle imprese, che pagano pesantemente i costi della lentezza della giustizia civile. Ma c’è grande attesa anche per il decreto cosiddetto Sblocca Italia, che ha tra i principali obiettivi, la riapertura di grandi cantieri, il taglio alle società partecipate da enti locali, la tutela e la promozione del made in Italy. Il Governo, insomma, dopo essersi dedicato alle riforme istituzionali, cerca di dare una scossa all’economia.  Gli indicatori parlano di un calo della  fiducia delle imprese. E il commercio continua a dare segali di sofferenza. A giugno, nel primo mese di pieno godimento del bonus irpef di 80 euro, le vendite al dettaglio sono rimaste ferme. La stretta sui consumi si fa sentire dappertutto, anche sulle spese alimentari: reggono solo quelle effettuate nei discount. D’altra parte, ha fatto sapere l’Istat, le retribuzioni nell’ultimo anno registrano la crescita più bassa almeno degli ultimi 32 anni.

 

E di economia e lavoro si è parlato anche a Rimini. Nella legge di stabilità non ci sarà nessun intervento sulle pensioni. Lo ha detto intervenendo al Meeting per l’Amicizia tra i Popoli, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Il ministro ha ribadito, tuttavia, la necessità di gestire l’equità tra i cittadini e, rispetto alla crescita, ha detto che l’Italia deve tornare a cercarla anche con il ricorso a provvedimenti impopolari. Da Rimini, il servizio del nostro inviato Luca Collodi:

Nella legge di stabilità non è previsto alcun intervento sulle pensioni, d’oro o d’argento che siano. La mia riflessione, ha spiegato il Ministro del Lavoro Poletti, riguarda invece “un principio di equità” . Di fronte “ad una situazione nella quale l’Italia deve trovare un modo per gestire, insieme alla crescita, l’equità, dobbiamo trovare una modalità che lo consenta”. In via di principio, per il ministro, serve “la possibilità di avere un atto di solidarietà" anche dentro il sistema previdenziale. Tuttavia, rassicura, “non c’è nessuno progetto, che vada in questo senso. Ed anche il direttore dell’INPS, aggiunge, ha detto che né governo, né ministro, nè Palazzo Ghigi, hanno chiesto di fare dei progetti in questo senso”. Ciò detto, il ministro ammette, però, di continuare a credere che l’equità “sia una delle condizioni che genera crescita e che questo Paese deve perseguire”. Sugli 80 euro introdotti dal governo in busta paga, Poletti ribadisce che, nonostante gli ultimi risultati poco incoraggianti sulle vendite, “gli 80 euro daranno risultati nel medio periodo e che verranno confermati nella prossima Legge di stabilità”.

 








All the contents on this site are copyrighted ©.