2014-08-27 09:24:00

Australia: solidarietà dei vescovi per i cristiani iracheni


Profonda preoccupazione per la crisi umanitaria che continua a peggiorare nel nord dell'Iraq e aperta condanna dell'uso del terrorismo in nome della religione: è quanto esprimono, in un comunicato inviato all’agenzia Fides, i vescovi australiani, intervenendo sulla crisi in Medio Oriente.

“Decine di migliaia di cristiani sono stati costretti a fuggire da Mosul, Qaraqosh e da altre zone del nord dell'Iraq, mentre i militanti dello Stato islamico (Is) intimano loro di convertirsi all'islam, pena la morte”, ricorda il testo, notando le gravi condizioni di yazidi, musulmani sciiti, le minoranze etniche e religiose in Iraq. Constatando la brutalità dell’Is, il testo nota che “il governo iracheno si è dimostrata incapace di difendere i propri cittadini da questi attacchi”.

“Di fronte a tale orrore – proseguono i vescovi – i nostri cuori vanno a coloro che sono perseguitati e che stanno soffrendo a causa delle loro convinzioni. Noi siamo accanto ai nostri fratelli cristiani del Medio Oriente e invitiamo la comunità internazionale a garantire la sicurezza delle popolazioni del nord dell'Iraq, fermando la pulizia religiosa”.

I vescovi ringraziano il governo australiano per la decisione di offrire aiuti umanitari in Iraq e affermano che “l’Australia ha un ruolo importante da svolgere come membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per garantire il futuro del popolo iracheno”.

In solidarietà con il popolo iracheno, conclude l’appello dei vescovi, “chiediamo ai fedeli cattolici di tutta l'Australia di rivolgere a Dio una speciale preghiera per il popolo iracheno in questo fine settimana, ringraziando per la grande fede che dimostra e chiedendo a Dio di proteggere e vegliare su tutti gli sfollati e su quanti soffrono”. (R.P.)








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