2014-08-26 08:15:00

L'Onu scrive proposta per tregua a Gaza


Un nuovo cessate il fuoco per Gaza, messo a punto dal Consiglio di sicurezza Onu, sarebbe a portata di mano. Intanto proseguono il lancio di razzi dalla Striscia e i raid israeliani sulle postazioni di Hamas. Ieri gli allarmi sono risuonati anche a Tel Aviv e un razzo è stato sparato dal Libano verso la Galilea, suscitando l’immediata  reazione dell’artiglieria dello Stato ebraico. Il servizio di Graziano Motta:

Intensificati sforzi diplomatici nella sede delle Nazioni Unite alimentano la speranza che il Consiglio di Sicurezza possa presto votare il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Gli Stati Uniti hanno elaborato una bozza di risoluzione che tiene conto delle proposte avanzate il mese scorso dalla Giordania e la settimana scorsa da Gran Bretagna, Francia e Germania. La radio israeliana ha riferito questa mattina che il governo Netanyahu ha già ricevuto il testo di questa bozza. Verosimilmente anche  l’Autorità  Palestinese; il suo inviato al Cairo Jamal Shubaki, che accompagna il presidente Abu Mazen, si è mostrato ottimista tanto da formulare la previsione di una tregua nelle prossime ore, quando ancora ieri sera il rappresentante di Hamas Moussa Abu Marzuk era di diverso parere. L’Egitto, impegnato da tempo in una mediazione, è stato messo al corrente dagli Stati Uniti degli sviluppi diplomatici a New York. La settimana scorsa, si ricorderà, il Consiglio di Sicurezza nel dare pieno sostegno all’iniziativa egiziana aveva invano chiesto alle parti di tornare subito al tavolo del  negoziato per “stabilire un cessate il fuoco sostenibile e durevole”.

Se la risoluzione del Consiglio di Sicurezza dovesse essere attuata potrebbe modificare il rinvio dell’apertura delle scuole nelle regioni meridionali di Israele, stabilita per il 1 settembre, esaminato ieri dal ministro della pubblica istruzione Shai Piron non solo con i sindaci delle città di Beersheva, Ashdod  e Ashqelon ma anche con le autorità municipali e scolastiche di centri minori tutti investiti negli ultimi giorni di accresciuti lanci di razzi e obici di mortaio dalla vicina Striscia di Gaza e i cui abitanti si sono già in gran parte allontanati.  

Sul terreno una novità, la costituzione a Gaza dell’“Esercito dell’Islam”,  un altro gruppo di miliziani fondamentalisti, quattro dei quali ieri sono stati uccisi e due altri feriti in un raid mirato israeliano. Da segnalare anche il lancio di razzi dal Libano sulla vicina Galilea, uno è esploso presso la città di Kiryat Shmona, l’altro dalla parte israeliana della linea di confine, senza causare vittime. E’ seguita la rappresaglia delle artiglierie ebraiche.

 








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