"Un missionario zelante, un vero testimone del Vangelo”: con queste parole, affidate ad un telegramma, il nunzio apostolico in India, l’arcivescovo Salvatore Pennacchio, ricorda padre Piergiorgio Mennini, il missionario gesuita scomparso il 16 agosto a Ranchi, nel Paese asiatico. Ricoverato in ospedale dal luglio scorso, dopo una grave caduta, il sacerdote si è spento all’età di 76 anni.
Fratello dell’arcivescovo Antonio Mennini, nunzio apostolico in Gran Bretagna, e del dott. Paolo Mennini, presidente dell’Associazione Tincani, padre Piergiorgio si trovava da 45 anni in India, dove aveva prestato servizio come direttore spirituale, guida, e consigliere fedele per migliaia di giovani in formazione a Pune, Chennai, New Delhi, Hazaribagh, Jharna, e Ranchi.
Le sue esequie si sono svolte il 19 agosto, presso la Cattedrale “Santa Maria” di Ranchi, e sono state presiedute dall’arcivescovo della città, il card. Telesphore Toppo, il quale ha sottolineato che la scomparsa di padre Mennini è “una perdita irreparabile per la Chiesa in India”. Dopo il funerale, la salma del missionario gesuita è stata sepolta a Jhanra, presso il Centro di Spiritualità dei gesuiti. (I.P.)
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