2014-08-17 13:11:00

Una volontaria a Seoul: colpita dall'amore umile di Francesco


Tanti i volontari che stanno offrendo la loro collaborazione in occasione del viaggio di Papa Francesco in Corea. Il nostro inviato Davide Dionisi ha raccolto la testimonianza di una di loro, una giovane sudcoreana, Emanuela:

R. - In questi giorni con Papa Francesco in Corea, sono felicissima…

D - Qual è la motivazione che ti ha spinto a maturare questo tipo di esperienza?

R. - Io ho visto che Papa Francesco non solo parla, ma fa proprio vivere le parole del Vangelo. Questo mi ha colpito! Volevo capire come l’insegnamento di Gesù mi possa far vivere in questo mondo: questo mi ha spinto a dare un aiuto.

D. - Quanti volontari siete?

R. - Come interpreti per voi giornalisti, siamo 150 più o meno. Però i candidati erano più di 500, fra i quali noi siamo stati scelti. Questo vuol dire che erano tanti i giovani che volevano dare il loro aiuto.

D. - Come stai vivendo questi giorni della presenza di Papa Francesco in Corea?

R. - Bellissimo sentire il calore dell’amore, è così vicino a noi coreani! Quello che fa il Papa con i poveri, con coloro che hanno bisogno di aiuto, vedo che lo fa veramente con amore. Sentire così vicina la sua presenza, per me è un grande stimolo: mi sento chiamata anche io a vivere così le parole del Signore, di Gesù Cristo.

D. - Qual è stato il momento più forte, quello che più ti ha colpito durante questi giorni di Papa Francesco?

R. - Forse la scena che abbiamo visto al centro per disabili: un bambino abbandonato che ciucciava il suo dito… Papa Francesco, quando è arrivato a salutare questo bambino, lui spostava lo sguardo … Forse per l’esperienza proprio di essere stato abbandonato, non mostrava un grande affetto per gli adulti … Però Papa Francesco ha aspettato e poi ha dato il suo dito da ciucciare. Lui è il Papa, ma allo stesso tempo è un nonno che sa amare i bambini, che è pronto ad amare qualsiasi persona che ha bisogno. Questo mi ha colpito. Penso che quanti hanno visto questa scena, abbiano pensato che sia stata una scena di amore umile, naturale.

D. - Secondo te perché Papa Francesco piace così tanto ai giovani e non solo a loro?

R. - Parlando con i miei amici coreani, è per tutti un po’ lo stesso motivo: lui non vive soltanto con le parole, ma fa vivere queste parole nella vita concreta. Si abbassa, non vuole stare sopra agli altri: si abbassa e sta insieme con i poveri. E non con ipocrisia, ma con una vicinanza vera.








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