2014-08-15 18:26:00

Iraq: l'Ue decide di armare i curdi contro l'avanza dei jihadisti


Forte presa di posizione dell’Unione Europea per arginare la violenza in Iraq: armare i curdi assediati dagli Jihadisti. E mentre il premier Al –Maliki si dimette a favore al – Abadi, resta drammatica la situazione delle minoranze soprattutto cristiane, in fuga dai miliziani islamici. E su Twitter l’accorata preghiera di Papa Francesco: “Il mio cuore sanguina quando penso ai bambini in Iraq. La Madonna, nostra Madre, li protegga”. I particolari da Paola Simonetti: 

 

La disperata situazione irachena ha visto compatta la risposta dei ministri degli Esteri dell'Ue riuniti in un vertice straordinario a Bruxelles: armare i curdi assediati dagli jihadisti in Iraq. Un pronunciamento che rimarca la volontà di ribaltare l'attuale rapporto di forze dello scenario iracheno, senza intraprendere tuttavia una campagna militare sul campo. L’Ue, inoltre, ha proposto veloci indagini sulle atrocità commesse contro le comunità più fragili, atti che potrebbero costituire crimini contro l'umanità e dunque essere perseguibili. Intanto, il premier iracheno al-Maliki ha annunciato le dimissioni a favore del primo ministro designato al-Abadi. Ma il nord del Paese resta un inferno per le minoranze, tra cui quelle cristiane, che in preda al terrore scappano dall’avanzata dei miliziani jihadisti. I rifugiati cristiani in varie parti del Paese sono oltre 100.000, su circa 1.000.000 di sfollati. Comunità per le quali le chiese locali stanno facendo il possibile. E oggi in Italia la Solennità dell'Assunzione ha riunito i fedeli per una giornata di preghiera per i cristiani perseguitati. A promuoverla la Conferenza episcopale italiana, che ha voluto mantere alta l’attenzione su uno scenario intollerabile. Per la Radio Vaticana, Paola Simonetti 








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