2014-08-14 20:03:00

Lugansk circondata dall’esercito ucraino. Si dimette il capo dei ribelli


Ucraina. Si continua a combattere nella regione di Donetsk. Negli ultimi 3 giorni hanno perso la vita 74 civili; 116, invece, sono i feriti. Il convoglio di aiuti russi è in viaggio verso l’Ucraina, mentre anche Kiev annuncia di inviare aiuti per conto proprio. Il servizio di Elvira Ragosta:

Mentre il Consiglio di sicurezza ucraino diffonde la notizia che l’esercito di Kiev ha ripreso completamente il controllo della roccaforte separatista di Lugansk e della strada che la separa dal confine russo, Igor Strelkov, il comandante dei separatisti filorussi, si è dimesso da ministro della Difesa dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Ritenuto da Kiev uomo dei servizi segreti russi, Strelkov sarebbe, secondo alcuni analisti, l’anello di congiunzione tra Mosca e i ribelli dell’est dell’Ucraina. Intanto, continua il lavoro diplomatico tra i ministri degli Esteri dei due Paesi e la Croce Rossa per far giungere gli aiuti umanitari russi. Il timore di Kiev resta quello che il convogli russo sia il pretesto per un’azione militare o per fornire armi ai separatisti. A proposito dell’uso della forza, il presidente russo Putin, da Yalta, dove oggi ha incontrato i rappresentanti del Parlamento, ha ammesso di aver schierato il suo esercito in Crimea, durante il referendum di annessione, ma ha dichiarato che la Russia non ha bisogno di usare la forza militare, che pure ha, per garantire i propri interessi nazionali. Un avvertimento, forse, ai partner e, allo stesso tempo, un riferimento, neppure troppo velato, agli Stati Uniti. Da Bruxelles, il ministro Martina, in qualità di presidente di turno dell’Unione Europea, si dice disponibile ad organizzare un Consiglio Agrifish, per discutere sulle misure da attivare dopo l’embargo russo.








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