2014-08-11 13:19:00

Il Papa verso la Corea. L'attesa dei giovani asiatici


"Qui c'è una Chiesa dinamica a partire dalla sua base. Una realtà considerata credibile, dai non credenti così come dagli appartenenti ad altre religioni". Ai nostri microfoni P. Diego Cazzolato dei Missionari della Consolata, in Corea dal 1988, Superiore della Comunità di Daejeon, impegnato da diversi anni nell’ambito del dialogo interreligioso. Ci presenta la regione che il Papa visiterà dal 13 al 18 agosto per il suo terzo viaggio apostolico, in occasione della Giornata asiatica della Gioventù.

"Il Paese è cambiato moltissimo negli ultimi anni, soprattutto dal punto di vista economico e sociale", spiega il missionario. "Fino a un paio di anni fa la crescita volava al ritmo del 6-7%, oggi registriamo un rallentamento e un elevato tasso di disoccupazione giovanile, che ha diffuso un generale e abbastanza profondo senso di frustrazione. In più si assiste ad un continuo aumento del divario tra ricchi e poveri. Ma la Chiesa, minoranza del 10%, è viva e dialoga molto bene con gli altri culti. Le religioni dei non cristiani vengono definite 'le religioni dei nostri vicini'", precisa padre Cazzolato. "Qui il dialogo interreligioso è proficuo, si esprime soprattutto nella convergenza su progetti sociali comuni, su campagne per difendere l'ambiente, su aiuti ai poveri. Quando si è appresa la notizia dell'arrivo del Papa in questa terra, molti leaders religiosi si sono entusiasmati e si sono adoperati per trovare il modo migliore per partecipare a questo evento e accoglierlo. Ci attendiamo - conclude - un bell'incoraggiamento nell'opera di evangelizzazione in estremo Oriente e un messaggio che porti alla riconciliazione tra le due Coree". 

 








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