2014-08-09 13:06:00

Vescovi di Canada e Stati Uniti pregano per il Medio Oriente


 “Bisogna intervenire rapidamente per portare soccorso ed aiutare la ricostruzione” della regione mediorientale: è quanto afferma il cardinale Thomas Collins, arcivescovo di Toronto, in Canada, in una nota diffusa ieri e riguardante la grave crisi che sta sconvolgendo il Medio Oriente, con drammatici conflitti soprattutto in Iraq, a Gaza e in Siria. L’invito del porporato è che “la collettività canadese accolga i rifugiati” e che il governo di Ottawa “partecipi agli sforzi internazionali per la giustizia e la pace nella regione, esigendo che le autorità e le società locali rispettino la libertà religiosa e i diritti delle minoranze”.
 
Di qui, l’appello lanciato dal card. Collins affinché “aumenti il numero di posti disponibili per accogliere i cristiani iracheni che si rifugiano in Canada e vengano eliminati gli ostacoli burocratici al loro ingresso”, tanto più che “l’arcidiocesi di Toronto, grazie alla disponibilità delle parrocchie, è pronta ad accoglierli”.
 
Numerosi, inoltre, i momenti di preghiera per la pace organizzati nel Paese: domani, 10 agosto, a Toronto, si terrà una manifestazione pacifica organizzata dalle Chiese cattolica, ortodossa e assira d’Oriente, mentre il 17 agosto, presso il Santuario del Santissimo Sacramento di Québec, si celebrerà una Messa per la pace e la solidarietà in Iraq e in Medio Oriente, con intenzioni di preghiera dedicate a tutte le vittime della violenza e della guerra nel mondo. E ancora, per domenica 7 settembre, il cardinale Collins ha indetto un momento di preghiera interconfessionale nella Basilica di San Paolo di Toronto, che sarà seguita, il 4 ottobre successivo, da una Messa per la pace nella diocesi di Hamilton.
 
Anche la Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb) si sta mobilitando per portare aiuto ai cristiani del Medio Oriente: il presidente della Commissione dei vescovi statunitensi per la Giustizia e la pace, mons. Richard Pates, ha inviato una lettera a tutte le diocesi in cui ha descritto il dramma dei cristiani iracheni, la distruzione delle Chiese e delle abitazioni perpetrata dai militanti estremisti dello Stato islamico (Isis). Di qui, l’esortazione di mons. Pates affinché “tutti i cattolici manifestino alle rispettive autorità la loro preoccupazione” per le popolazione mediorientali, così che “l’assistenza umanitaria raggiunga i cristiani e le altre minoranze religiose di Iraq, Siria e degli altri Paesi della regione”. In quest’ottica, la Usccb ha indetto una Giornata di preghiera per la pace, da celebrarsi domenica 17 agosto. (I.P.) 








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