2014-08-09 16:53:00

Iraq: Obama, si rischia un genocidio, i raid continuano


In Iraq  bisogna “scongiurare un genocidio”, lo ha ribadito il presidente degli Stati Uniti, Obama, rivendicando il successo dei primi raid aerei contro il cosiddetto Stato islamico. Intanto è ancora allarme per la situazione dei civili. Il servizio di Davide Maggiore:

Non esiste un calendario per la fine dei bombardamenti contro i jihadisti, ma non ci saranno truppe americane sul terreno, ha spiegato Obama: gli Stati Uniti continueranno a fornire aiuti alle forze curde, ma la chiave della questione sta nella formazione di un “governo iracheno unito”. E mentre  proseguono i raid statunitensi, anche i peshmerga curdi e l’esercito iracheno, secondo i loro responsabili, si stanno riorganizzando in vista di una controffensiva. Drammatica resta però la situazione degli oltre 200 mila civili in fuga dalle zone conquistate dallo Stato islamico e in particolare dei circa 50 mila esponenti della minoranza religiosa degli yazidi intrappolati sul monte Sinjar. Secondo una deputata irachena non restano che uno o due giorni per salvarli: per loro si è mobilitata, con lanci di aiuti umanitari, l’aviazione britannica, mentre i combattenti curdi, secondo quanto dichiarato da un loro portavoce ad al-Jazeera sarebbero riusciti ad aprire una via di fuga dalle montagne.








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