2014-08-05 07:43:00

Iraq: Al Maliki invia aiuti ai curdi per combattere i jihadisti


Sempre più preoccupante la situazione in Iraq, dove lo Stato islamico continua la sua avanzata nel Kurdistan. Baghdad ha inviato aiuti ai miliziani curdi per contrastare l’Isis mentre l’Unione Europea ha condannato i recenti attacchi. Benedetta Capelli:

L’appello alla cooperazione lanciato dall’Unione Europea al governo iracheno e a quello della regione del Kurdistan è stato raccolto. Il premier Al Maliki infatti ha ordinato all'aviazione di Baghdad di fornire supporto aereo ai miliziani curdi Peshmerga, stremati da settimane di combattimento contro le forze integraliste dello Stato islamico (Isis). Un sostegno che arriva dopo la conquista da parte dei jihadisti di due cittadine – Zumar e Sinjar – e di campi petroliferi. Il Pkk, partito dei lavoratori del Kurdistan, ha rivolto un appello a tutti i curdi affinché si uniscano per combattere lo Stato islamico. Riconquistato intanto il posto di frontiera con la Siria di Rabia, grazie alla collaborazione con i miliziani curdi siriani. C’è molta paura nel Paese del Golfo anche perché la conquista di Sinjar ha provocato la fuga di 200mila civili in gran parte yazidi, una minoranza di origine e lingua curda che professa una propria religione. Gli attivisti per i diritti umani parlano di pulizia etnica e denunciano la presenza di migliaia di persone senza acqua né cibo, bloccate sulle montagne di Sinjar. Nell’area, nelle scorse settimane, si erano rifugiate centinaia di famiglie turcomanne sciite, altra minoranza irachena, fuggite da Tal Afar caduta sotto il controllo dei jihadisti a fine giugno. Permane anche la paura tra i cristiani messi a dura prova dai continui attacchi. 








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