2014-08-02 08:28:00

Riforme: al via il Senato dei 100 non elettivi. Le opposizioni protestano


Giro di boa nel difficile cammino delle riforme in Italia. E’ passato l’articolo 2 del ddl del governo che cambia la Costituzione istituendo il “Senato dei cento” senza l’elezione diretta. Il via libera definitivo l’8 agosto. Le opposizioni abbandonano i lavori poi lo strappo si ricuce con M5s e Sel mentre la Lega resta fuori. Apre al dialogo il premier Renzi che smentisce una manovra correttiva e illustra col decreto “sblocca Italia" come il Paese ripartità a settembre. Il servizio di Gabriella Ceraso:

95 senatori eletti dai Consigli regionali e 5 nominati dal capo dello Stato: è il nuovo volto del Senato dopo il sì, in prima lettura, della riforma che ieri in Aula ha affrontato le terza giornata di tensione e ha archiviato 4500 dei 7000 emendamenti al testo. 194 i sì, 26 i contrari, otto gli astenuti. Il presidente Grasso non garantisce il confronto democratico e il premier Renzi vuole cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza: per questi motivi M5S SEL e Lega non ci stanno e c’è chi si imbavaglia e chi lascia l’Aula. Poi, prima col ministro Boschi poi col premier, il governo, tenendo ferma la barra sull’articolo 2, si dice disponibile a rivedere il testo. La mediazione nel fine settimana specie su elezione del Colle, immunità e referendum. Ma i prossimi sette giorni, saranno i conclusivi, rassicura il premier in conferenza stampa. Con lo sguardo già a settembre Renzi ribadsice che non ci sarà nessuna manovra correttiva.Gli italiani, aggiunge il premier, possono andare in vacanza tranquilli e a settembre la ripresa "sarà col botto" grazie allo "sblocca Italia"- dl e ddl delega di fine mese- una "grande leva per lo sviluppo" a partire dai cantieri, per passare alla burocrazia, all’energia e ai Comuni.








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