2014-08-02 14:59:00

Gaza. Nessuna tregua, scambio accuse Israele-Hamas


Sono almeno 35 i palestinesi rimasti uccisi stamattina nel bombardamento israeliano su Rafah, mentre sono oltre cento da ieri, dopo la rottura della tregua umanitaria durata solo poco più di un’ora. Israele cerca il soldato scomparso, mentre si continua la conta dei morti dall’inizio dell’offensiva: in 26 giorni sarebbero morti 1.650 palestinesi, in massima parte civili. Oltre 60 le vittime da parte israeliana, in maggioranza soldati. Francesca Sabatinelli:

Forse rapito, forse rimasto ucciso nei combattimenti. La sorte del soldato Hadar Goldin è ancora sconosciuta, con scambi di accuse tra Israele e Hamas mentre la tregua umanitaria è fallita e sono ripresi i raid su Rafah e il lancio di razzi da Gaza. Hamas nega il sequestro: la scomparsa di Goldin, secondo la dirigenza del movimento palestinese, è servita da scusa agli israeliani per intensificare gli attacchi che starebbero per condurre, secondo i portavoce militari dello Stato ebraico, alla totale distruzione dei tunnel nella Striscia di Gaza. Ma gli israeliani sono convinti che a prelevare il 23enne siano stati proprio i miliziani. A questo momento sono oltre 1.600 i morti palestinesi contati dall’8 luglio. Intanto, fonti del governo israeliano fanno sapere che non sarà inviata alcuna delegazione al Cairo per nuovi colloqui sul cessate il fuoco perché – si afferma – “Hamas non è interessato ad alcun accordo”. Nella capitale egiziana, invece, è attesa la delegazione palestinese. L’iniziativa egiziana è l’unica via d’uscita per fermare il conflitto e bloccare l’emorragia di sangue palestinese, ha dichiarato il presidente egiziano Al Sissi, che ha ribadito la necessità di dare uno Stato ai palestinesi. E dal Cairo, dove ha incontrato il premier italiano, ha poi lanciato un appello comune con Renzi per la “distensione e il cessate il fuoco a Gaza”.








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