2014-08-01 20:15:00

Sulle riforme ancora tensione al Senato, il governo media


Ancora una giornata ad altissima tensione sul fronte delle riforme. Le opposizioni - Lega, Sel e Movimento 5 Stelle - hanno lasciato l’aula del Senato dove si discute il disegno di legge del Governo. E i 5 Stelle fanno sapere che non parteciperanno più ai lavori. Servizio di Giampiero Guadagni:

La notte non ha portato consiglio, quanto meno non ha rasserenato gli animi. Ieri, poco prima della mezzanotte, il presidente del Senato Grasso aveva chiuso una seduta caratterizzata da insulti, cori e incidenti, con la senatrice del Nuovo centrodestra Bianconi portata in ospedale per un infortunio alla spalla. Oggi l’opposizione è tornata alla carica accusando Grasso di non garantire un confronto democratico, e il premier Renzi di voler cambiare la Costituzione a colpi di maggioranza. Clima ancora teso, seduta sospesa. Ma prima l’aula aveva bocciato l’emendamento di Chiti, dissidente del Pd, sull’elettività del Senato. Alla ripresa dei lavori, il Movimento 5 Stelle ha annunciato che non parteciperà più alla discussione in aula, denunciando l'esclusione dagli incontri che il ministro Boschi ha avuto nel pomeriggio con le altre opposizioni, Lega e Sel, per cercare una possibile intesa su possibili ritocchi al disegno di legge. Dialogo incoraggiato dal premier Renzi, che da parte sua incontrerà il leader di Forza Italia Berlusconi la prossima settimana. Una settimana che Renzi spera sia quella conclusiva anche perché, insiste, le riforme servono per acquisire credibilità all’estero. L'ultima parola, ribadisce il premier, l'avranno comunque i cittadini con il referendum confermativo.

 








All the contents on this site are copyrighted ©.