2014-07-27 15:13:00

Mons. D'Alise: da Francesco nuova forza per ripartire e proteggere il territorio


E la visita pastorale di papa Francesco a Caserta, lascia una grandissima gioia nel cuore dei cittadini della città campana e di tutti coloro che  ieri affollavano la piazza antistante la Reggia.  Ascoltiamo il commento del vescovo Giovanni D’Alise  al microfono di Marina Tomarro, partendo proprio  dall’ incontro che il Pontefice ha avuto con i sacerdoti della diocesi, prima di celebrare la Messa.

R. – E’ stato un incontro particolare, nella peculiarità della visita, perché il Papa ha messo da parte il discorso che ha preparato e ha voluto dialogare con i sacerdoti, senza porre distanze però. Questo ci ha colpito in modo particolare, perché veramente è stato un incontro, più che paterno, fraterno. E la cosa che più ha colpito è soprattutto, che parlando ai sacerdoti, ha chiesto loro di essere persone schiette, di vivere l’unità forte, e tra i sacerdoti e con il vescovo, e, soprattutto, una vicinanza con il popolo, una vicinanza, che passa anche attraverso la pazienza del dialogo.

D. – E, dopo l’incontro con i sacerdoti, un bagno di folla lo attendeva nel piazzale della Reggia...

R. – Stamattina, alle 6.00, ho celebrato la Messa prima della partenza della processione di Sant’Anna. C’era una piazza, davanti al Santuario, gremita. Io non ho detto una parola, ma appena sono arrivato c’è stato un applauso enorme, un applauso per la gioia di avere incontrato il Papa. Francesco ha toccato sia i punti fondamentali della vita spirituale, che venivano fuori dal Vangelo - le parabole del Regno - e poi ha toccato anche le problematiche importanti, che abbiamo in questo territorio - in modo particolare, il problema della Terra dei Fuochi - senza però assolutizzare tutto. Ha pronunciato, comunque, parole forti, dicendo che tutti abbiamo la responsabilità di tutelare questo territorio.

D. – Secondo lei, queste parole porteranno dei risultati?

R. – Ha toccato il cuore. Io ho già sentito alcuni che mi hanno telefonato ed altri che sono contenti di questo incontro, perché il Papa ha messo dentro un desiderio nuovo. C’è, infatti, veramente bisogno di organizzare le forze del bene, per opporsi in modo pacifico alle forze del male che sono tante.

D. – E domani il Papa tornerà da voi per la visita al pastore Traettino...

R. – Sì, ufficialmente noi non siamo invitati a questo incontro. Il Papa viene a titolo personale. Qui si tratta di amicizia tra credenti. Il Papa e Traettino s’incontrano soprattutto per chiarire ancora di più il loro rapporto ecumenico. In questo momento, infatti, noi abbiamo bisogno di persone positive, che non abbiano chiusure, ma si aprano al dialogo tra i cristiani di varie confessioni.








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