2014-07-25 19:59:00

Tensione sulle Riforme. Renzi contro l'ostruzionismo


Clima incandescente nel mondo politico italiana, il giorno dopo la decisione della “tagliola” a Palazzo Madama per approvare il nuovo Senato entro l’8 agosto, data scelta per il voto definitivo. Duro botta e risposta a distanza tra Renzi e Grillo. Mentre il presidente del Senato Grasso, nel corso della cerimonia del Ventaglio, rivendica la propria imparzialità. Servizio di Giampiero Guadagni

 

Matteo Renzi non molla, si scaglia contro l’ostruzionismo, convinto che le riforme saranno approvate: dopo quattro voti in Parlamento saranno sottoposte a referendum, perché l'opposizione ha paura? Chiede il premier. Ma Beppe Grillo non ci sta e sul suo blog parla di colpo di stato, lanciando un duro attacco al presidente della Repubblica considerato il vero regista delle riforme. Controreplica di Renzi: "non è colpo di stato, quello del leader 5 Stelle è un colpo di sole". Insomma il clima resta assai teso. E il giorno dopo il durissimo scontro tra maggioranza e opposizione e la decisione del contingentamento dei tempi della discussione a Palazzo Madama, parla il presidente del Senato Pietro Grasso, che si dice addolorato e indignato per lo spettacolo offerto e difende la sua scelta di concedere il voto segreto: il regolamento, spiega, non lascia alcun margine di interpretazione.  La seconda carica dello Stato parla comunque di riforme attese da decenni e largamente condivise nelle linee essenziali, ad esempio il superamento del bicameralismo paritario. Grasso infine inserisce tra  le priorità per superare la crisi economica la riforma della giustizia civile e la lotta alla corruzione. 

 








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