2014-07-24 07:50:00

Iraq: continuano i combattimenti, centinaia di morti


In Iraq il parlamento ha rinviato ad oggi il voto per l’elezione del presidente della repubblica. Attesa anche per la visita del segretario generale dell’Onu, dopo che l’inviato speciale dell’organizzazione ha denunciato “atrocità” compiute dai miliziani islamici. Resta invece non confermata l’attendibilità del documento con cui l’autoproclamato califfo al-Baghdadi avrebbe imposto l’infibulazione di donne e bambine. Barbara Schiavulli:

Scivola via, ogni giorno più concreta, la possibilità per il premier al Maliki di affrontare un terzo mandato ora che sta perdendo anche il sostegno dell’Iran. Intanto sono 179 i militanti uccisi ieri e 29 i civili in una carneficina quotidiana che sta disintegrando il paese. Continua l’offensiva contro gli estremisti dell’Isis, ma Human Right Watch  chiede ai militari iracheni di  smettere di colpire i quartieri densamente popolati di Falluja, Shirwat,  Tikrit, ieri anche l’ospedale di Mosul è stato bombardato dall’aviazione. La maggior parte delle vittime sono civili, soprattutto donne e bambini che già patiscono la presenza dei radicali nelle loro vite. Infine,  unanime la risposta dell’unione dei teologi musulmani che condanna del forzata espulsione dei cristiani dal nord dell’Iraq cancellati dal paese per la prima volta in 2000 anni, “questi atti oltraggiano le leggi e la coscienza islamica”, dice Sheik al Qaradawi.  








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