2014-07-23 20:07:00

A Pozzallo la preghiera per le vittime delle traversate


Provengono da diversi Paesi dell’Africa i 1.164 migranti approdati oggi a Taranto: tra loro, 146 donne, una delle quali incinta, e 157 minorenni. Per il porto pugliese è il settimo sbarco nel giro di due mesi, oltre seimila gli arrivi. In Sicilia oggi , nel giorno di lutto cittadino, Pozzallo si è  fermata  per il momento di preghiera interreligiosa in ricordo dei  48 migranti che hanno perso la vita in due distinte traversate nel Canale di Sicilia. Alessandra Zaffiro:

 “Tanti fratelli non sono morti in questa traversata, ma rischiano di morire giorno dopo giorno senza aiuto. Impegniamoci contro la morte perché la si può fermare, la si può evitare, ma solo con un grosso e immenso atto di umanità”. E’ un estratto delle parole pronunciate dal vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò,  durante il momento di preghiera interreligiosa con il quale nel pomeriggio a Pozzallo, insieme all’imam della comunità islamica di Ispica, Khalifa Hammouda, sono stati ricordati 45 immigrati morti il primo luglio per le esalazioni di gas, respirate nella stiva del barcone sul quale si trovavano, e altri tre migranti, annegati il 7 giugno scorso. Alla cerimonia, hanno preso parte il vicario generale della diocesi netina, monsignor Angelo Giurdanella, e il Sottosegretario di Stato all’Interno, Domenico Manzione, secondo cui: “bisogna attivare aiuti via terra direttamente nei paesi di transito”. Intanto a Lampedusa l’accoglienza degli immigrati è “gestita in modo emergenziale”. Lo sostengono i legali del presidio che sta operando nell’isola Pelagia per la tutela dei diritti dei migranti: a causa del protrarsi dei lavori di ristrutturazione del Centro di contrada Imbriàcola, l’Avvocatura italiana, con un appello, “invita le Organizzazioni e Associazioni deputate alla prima accoglienza, affinché inviino al più presto i propri operatori sull’isola, per fare fronte agli sbarchi di questi ultimi giorni”.








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