2014-07-21 08:02:00

Pressing su Mosca. Ribelli filorussi negano accesso al luogo del disastro aereo


Finora sono stati recuperati 251 corpi delle 298 persone a bordo del 777 della Malaysian Airlines. Gli esperti internazionali non riescono a raggiungere il luogo della tragedia. Le scatole nere sono nelle mani dei separatisti, che – dicono - le consegneranno solo ai responsabili dell’Agenzia mondiale dell’aviazione. Europa e Stati Uniti alzano la voce con la Russia: chiedono di permettere l'accesso agli ispettori Osce sul luogo del disastro. Il segretario di Stato Usa, Kerry, afferma che il sistema missilistico che ha colpito il volo malese viene dalla Russia e che probabilmente sono stati i ribelli filorussi a sparare. Possibili ulteriori sanzioni, d'intesa con gli europei. Il servizio di Giuseppe D’Amato:

Il pressing internazionale su Mosca è fortissimo. Il capo del Cremlino ha parlato con i premier britannico ed australiano, Cameron ed Abbot, con la cancelliera tedesca Merkel, con il collega francese Hollande. “La Russia è per la soluzione diplomatica della crisi ucraina, per un’inchiesta internazionale sulla tragedia del 777”. Così il presidente russo Putin in un’inattesa dichiarazione televisiva nella notte. “Se l’Ucraina non avesse ripreso le operazioni militari – ha poi aggiunto - questo dramma non vi sarebbe stato”.  Intanto le operazioni intorno ai resti del Boeing proseguono senza interruzioni. L’area di sicurezza, in un primo tempo di 25 chilometri quadrati, è ora di 50. Mancano all’appello un po’ meno di una cinquantina di corpi. Un secondo treno con vagoni refrigerati è già arrivato.

Delle difficoltà di arrivare alla verità parla, nell’intervista di Fausta SperanzaAldo Ferrari, docente di storia della Russia e dell’Europa Orientale all’Università Ca’ Foscari di Venezia:

R. – Francamente sono un po’ perplesso riguardo alla possibilità di avere alla fine una dichiarazione congiunta su quello che è avvenuto. Però, il fatto che si sia voluto stabilire un contatto a riguardo e che almeno si provi ad arrivare ad una definizione condivisa della tragedia dell’aereo caduto mi sembra molto positivo. La tragedia è avvenuta nel pieno di una vera e propria guerra di informazione tra l’Ucraina e la Russia, tra l’Unione Europea e la Russia. Credo che sarà difficile - e noi italiani abbiamo esperienza di queste tragedie, basta pensare ad Ustica - capire chi realmente sia responsabile, se sia stato poi un errore, o un incidente provocato. Il problema è che questa tragedia rischia di peggiorare ulteriormente una situazione già gravissima e che invece dovrebbe essere risolta il prima possibile, con uno sforzo condiviso. La speranza è che proprio questa tragedia possa indurre le diverse parti in campo a fare ciò che finora non hanno fatto: collaborare seriamente verso una soluzione del conflitto accettabile per tutti.

D. – L’Unione Europea annuncia che inasprirà le sanzioni, non solo per gli individui ma anche per le entità che contribuiscono a destabilizzare l’Ucraina; sanzioni contro la Russia. Quindi, l’Unione Europea continua a sostenere che la Russia non fa abbastanza per contribuire alla pacificazione dell’area...

R. – E’ vero che la Russia non fa abbastanza, anzi sostiene i separatisti. È anche vero però che l’Ucraina, avendo a che fare con terroristi, sta usando la forza per riportare sotto il suo controllo alcune aree che comunque hanno serie perplessità riguardo lo status quo in Ucraina. Mi sembra che l’Europa appoggiando così esplicitamente solo una delle due parti in conflitto si limiti da sé le possibilità di giungere ad una mediazione, che sarebbe il suo ruolo. L’Unione Europea è più parte in causa che terzo in questa situazione e per arrivare ad una soluzione condivisa del conflitto mi sembra un errore strategico.

D. – Obama e la Merkel chiedono un’indagine credibile e senza ritardi. È pensabile?

R. - È pensabile ma molto difficile che si arrivi ad una soluzione certa che venga riconosciuta da Kiev e da tutti. Purtroppo, sicuramente, anche questa tragedia diventerà elemento del contrasto di informazione tra le due parti. Sono piuttosto pessimista a riguardo.

 

 

 

 








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