2014-07-17 08:54:00

Camerun: Giornata di preghiera per la pace nel Nord


Una Giornata di preghiera per la pace in Camerun e in tutti i Paesi in guerra. È l’iniziativa promossa questo sabato, 19 luglio, dall’arcivescovo di Douala, mons. Samuel Kleda, presidente dei vescovi camerunesi, per sensibilizzare i fedeli e la popolazione sulla crescente insicurezza nel Nord del Paese, dove dalla confinante Nigeria incombe la minaccia della setta islamista Boko Haram.

In tutte le parrocchie della capitale economica del Camerun – riporta il sito www.camer.be - si celebreranno speciali messe e processioni per invocare la protezione Dio contro le azioni del movimento terrorista, che continua a colpire in Nigeria, uccidendo alla cieca e sequestrando bambine e bambini, e dall’anno scorso ha iniziato a compiere incursioni e rapimenti anche nel Camerun settentrionale.

Tra le vittime - come si ricorderà - il sacerdote Fidei Donum francese Georges Vandenbeusch, rapito nel novembre 2013 e liberato a Capodanno, e i due missionari italiani don Gianantonio Allegri e don Giampaolo Marta, sequestrati lo scorso aprile, insieme alla suora canadese Gilberte Bissiere, e anch’essi rilasciati.

Una escalation che desta crescenti preoccupazioni tra i vescovi del Paese, in cui la convivenza tra cristiani (circa metà della popolazione) e musulmani (20-22%) e i rapporti interreligiosi sono in genere buoni e improntati alla collaborazione. In questo quadro si inserisce l’iniziativa di pace dell’arcidiocesi di Douala: “Vogliamo affidare il Camerun e tutti i Paesi in conflitto al Signore”, spiega una nota della Chiesa locale. “L’insicurezza che affligge le frontiere del Camerun, in particolare quelle con la Nigeria, sta creando una certa psicosi nella popolazione. In questa situazione la cosa migliore è affidarsi alle mani di Dio”. (L.Z.)








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