2014-07-13 09:30:00

Il card. Vegliò: la Chiesa al fianco dei marittimi, difendere i loro diritti


E’ necessario difendere i diritti di chi lavora sul mare, prendendo coscienza delle difficoltà dei marittimi. A chiederlo è il cardinale Antonio Maria Vegliò in un messaggio per l’odierna Giornata del mare. Il presidente del dicastero per i Migranti e gli Itineranti sottolinea dunque che non bisogna dimenticare il rischio della pirateria che rende la vita dei marittimi “difficile e pericolosa”. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Oltre il 90 per cento delle merci a livello mondiale sono trasportate da circa 100 mila navi, governate da una forza lavoro di circa 1.2 milioni di persone, di tutte le razze, nazionalità e religioni. Il messaggio del cardinale Vegliò parte da questo dato che evidenzia l’importanza della realtà dei marittimi. E tuttavia, avverte il porporato, questi lavoratori sono come “invisibili ai nostri occhi e agli occhi della nostra società”. Di qui l’appello del presidente del dicastero per i Migranti e gli Itineranti a “prendere coscienza dei disagi e delle difficoltà che i marittimi affrontano giornalmente e del prezioso servizio svolto dall’Apostolato del Mare”. Il card. Vegliò rammenta che la vita dei marittimi è “difficile e pericolosa” non solo perché deve affrontare la forza della natura ma anche per il rischio della pirateria, in molte aree, e “il pericolo della criminalizzazione e dell’abbandono senza salario”.

La Chiesa, si legge nel messaggio, da “oltre 90 anni offre la sua assistenza pastorale alla gente del mare” in particolare con i “centri Stella Maris, luoghi unici dove i marittimi sono ricevuti con calore”. Il card. Vegliò sottolinea in particolare il lavoro svolto dai cappellani “sempre a disposizione per offrire assistenza spirituale” ai marittimi che hanno bisogno. L’Apostolato del Mare, conclude, si fa “voce di chi spesso non ha voce, denunciando abusi e ingiustizie, difendendo i diritti della gente del mare e chiedendo all’industria marittima e ai singoli governi il rispetto delle Convenzioni internazionali”.








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