2014-07-12 07:45:00

Ucraina: Kiev annuncia reazioni durissime contro i ribelli


Tensione sempre più alta in Ucraina dove ieri 19 soldati governativi sono rimasti uccisi nell’est, durante un attacco dei ribelli filorussi nella regione di Lugansk. Una reazione durissima è stata annunciata dal presidente ucraino Poroshenko, mentre un appello ai separatisti a deporre le armi è arrivato dalla Chiesa ortodossa russa d’Ucraina. Ascoltiamo il servizio di Davide Maggiore:

Le truppe ucraine “troveranno e distruggeranno” i responsabili dell’attacco con missili Grad che ha provocato 19 morti – e non 30 come inizialmente era stato detto - tra i loro ranghi. Ad assicurarlo è il presidente Petro Poroshenko, che in una nota sostiene: “per la vita di ogni soldato, i miliziani pagheranno con centinaia di vite, nessuno sfuggirà alle sue responsabilità”. Da parte loro, i filorussi di Lugansk affermano che durante i combattimenti è stata colpita anche una clinica oncologica, dove quattro civili sono morti. Un invito alla pace è arrivato dalla Chiesa ortodossa russa d’Ucraina, che attraverso il metropolita Onofrii ha chiesto ai separatisti di “deporre le armi e fermare lo spargimento di sangue”. La Chiesa legata al patriarcato di Mosca ha anche espresso un sostegno all’indipendenza dell’Ucraina, la cui divisione, sostiene “sarebbe un peccato davanti a Dio e alle generazioni future”. Sul fronte diplomatico, il governo russo preme sul Consiglio di Sicurezza dell’Onu per ottenere un cessate il fuoco, mentre l’Unione europea ha deciso di aggiungere altri 11 nomi alla lista delle personalità colpite con sanzioni - divieto di viaggio e congelamento dei beni – per aver “minato l’integrità e l’indipendenza” dell’Ucraina.








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