2014-07-08 08:10:00

Obama e Hollande: subito negoziati per il cessate il fuoco in Ucraina


Colloquio telefonico ieri tra il presidente francese, Francois Hollande, e quello degli Stati Uniti, Barack Obama, sul’Ucraina. I due presidenti auspicano che possa riunirsi a breve il gruppo di contatto per giungere a un cessate il fuoco bilaterale e chiedono la liberazione di tutti gli ostaggi. Oggi, intanto, si terrà l’incontro a Bruxelles dei paesi donatori e delle istituzioni europee a sostegno dell’Ucraina. Il servizio di Adriana Masotti:

"Una soluzione durevole per la crisi in Ucraina non può che essere politica". Lo si legge in una nota dell'Eliseo che rende conto di una telefonata tra i presidenti francese e quello americano. Hollande e Obama rivolgono insieme al presidente russo Putin l’appello a fare pressione sui separatisti, perché accettino di sedersi al tavolo dei negoziati con Kiev. Obiettivo dell’incontro, da tenersi "quanto prima” è la proclamazione di un cessate il fuoco bilaterale". Della sua necessità si dice convinto anche il segretario generale  dell’ONU, Ban Ki-moon che ribadisce: per una soluzione pacifica della crisi "è

fondamentale un cessate il fuoco duraturo e la prosecuzione di un processo politico e diplomatico". Di fronte a notizie che riferiscono del raggrupparsi delle milizie armate a Donetsk e Lugansk mentre si intensificano le attività militari delle forze ucraine, Ban Ki-moon “condanna fermamente le continue azioni illegali dei gruppi armati nel Paese, ed esorta le autorita' di Kiev ad esercitare la massima moderazione e ad adottare tutte le misure possibili per garantire la protezione della popolazione civile".
Intanto è previsto per oggi a Bruxelles l'incontro di coordinamento dei donatori a sostegno dell’Ucraina anche in vista della conferenza che si terrà nei prossimi mesi. ''L'Unione europea ha fornito un aiuto ampio fatto di assistenza politica, finanziaria e tecnica a sostegno del processo di riforma del Paese, ha detto il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso. Anche altri donatori internazionali sono stati molto attivi e domani ci incontreremo con il governo ucraino per garantire un efficace coordinamento dei nostri sforzi''. Ieri l’Ucraina ha revocato temporaneamente il divieto di ingresso per alcune categoria di cittadini russi sul suo territorio in occasione dei funerali del primate della Chiesa ortodossa ucraina, Kirill, morto sabato scorso. Da aprile, infatti Kiev ha vietato l'ingresso nei suoi confini ai cittadini russi maschi, di età compresa tra i 16 e i 60 anni, per motivi legati al deteriorarsi della situazione nelle regioni orientali del Paese.
 








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