2014-07-07 14:32:00

Messico. I vescovi: necessario dialogo per avviare riforme indispensabili


“Il Messico merita l’opportunità di andare avanti, il suo futuro non può essere cancellato”. L’arcidiocesi di Città del Messico sollecita, con una nota, le forze politiche a portare avanti le riforme indispensabili per il Paese, lasciando cadere le ostilità e le posizioni ideologiche tra le compagini politiche.

Il documento, intitolato “Il dialogo per raggiungere gli accordi”, diffuso sul sito dell’arcidiocesi, si concentra su due riforme ritenute economicamente strategiche per la crescita del Paese: la riforma delle telecomunicazioni, per lo sviluppo tecnologico; e quella energetica su cui lo scontro tra le diverse posizioni politiche sembra irriducibile; “da qui la necessità – scrivono i vescovi - di una riforma costituzionale che faccia del Messico un Paese competitivo e che attragga investimenti privati nel settore.” 

I presuli, poi, ricordano positivamente il tentativo riuscito del presidente Enrique Peña Nieto quando, nel 2012, riuscì a far firmare alle diverse forze politiche il “Pacto por Mexico”, una lista di riforme politiche e strutturali, “dalla cui approvazione dipende il raggiungimento dello sviluppo nazionale e il suo frutto più ambito: la lotta alla povertà e la formazione di uno Stato di diritto, in un Paese dalle istituzioni compromesse”. L’arcidiocesi di Città del Messico denuncia, quindi, lo scontro quotidiano di posizioni ideologiche che “diventano inconciliabili e non consentono un dibattito serio, profondo e produttivo, che porti al dialogo tra le parti”.

“Una società democraticamente sana si caratterizza, tra le altre cose, per lo spazio dato alla voce e alla partecipazione di tutte le persone”, scrivono i presuli; il limite sta “nel rispetto e nell’armonia sociale, nella salvaguardia delle istituzioni legittime e nell’obbedienza alle leggi”. Ma alla società manca anche un’informazione adeguata che le permetta di formarsi un’opinione e di comprendere l’importanza di questa riforme, sottolineano ancora i presuli, ed è “per questo motivo che spesso si adottano posizioni più che realiste, ideologiche.”

Mettendo, inoltre, in luce la sfiducia profonda tra le forze politiche e il sospetto della popolazione verso le istituzioni, che finiscono per ostacolare le riforme, la Chiesa di Città del Messico evidenzia che molti cittadini si aspettano un’apertura al dialogo, la riconciliazione tra le posizioni ideologiche e “la ricerca non degli interessi personali, ma del benessere e del progresso del Paese,  secondo un atteggiamento patriottico”. È necessario, continua la nota, “una genuina preoccupazione che ricerchi l’abbattimento della povertà e il bene comune al di sopra degli interessi di gruppo; una visione del futuro che permetta di sfruttare razionalmente le risorse naturali nazionali, cos’ che possano beneficiarne le generazioni future”. “Vogliamo credere – concludono i vescovi - nella buona fede dei nostri legislatori e confidiamo che coloro che ci rappresentano facciano un lavoro degno e onesto e che onorino le generazioni future”. (C.G.)








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