2014-07-02 10:06:00

La gioia oltre la crisi: presentato ad Assisi il Festival Francescano


E’ stato presentata oggi, al Sacro Convento di Assisi, la sesta edizione del Festival Francescano sul tema “La Gioia oltre la crisi”. La manifestazione, in programma a Rimini a settembre, è organizzata dal Movimento Francescano dell’Emilia-Romagna. Sul tema e lo spirito dell’evento, Alessandro Gisotti ha intervistato fra Alessandro Caspoli, presidente del Festival:

R. – E’ un tema prettamente francescano perché parte proprio da una tematica di Francesco, che è quella della vera e perfetta letizia. Quindi ci sembrava opportuno, in un luogo come Rimini, in una situazione come quella dei nostri tempi in Italia, raccontare come la gioia può essere un seme di speranza per cercare di affrontare le situazioni del mondo di oggi. Ed è un tema prettamente francescano perché fin dalle sue origini Francesco d’Assisi ha segnato questo come uno degli argomenti, delle sollecitudini più forti, che si facevano ai cristiani del suo tempo, ma anche oggi.

D. – Può dirci quali sono gli eventi principali in programma, e anche le personalità che parteciperanno?

R. – Naturalmente il Festival è fatto di momenti di riflessione, ma anche di momenti ludici. Fra gli eventi, nelle piazze di Rimini, c’è una conferenza di suor Elena Bosetti, biblista e volto noto del programma di Raiuno A sua immagine, ma soprattutto aspettiamo con trepidazione il cardinale Tagle, arcivescovo metropolita di Manila, che parla delle Beatitudini nelle periferie del mondo. Abbiamo alcuni filosofi come Salvatore Natoli e Giuseppe Laras; tutte persone che fanno parte della cultura del nostro tempo, che in qualche maniera possono raccontare bene questo tema, che noi speriamo sia all’ordine del giorno: il poeta Davide Ronzoni, padre Enzo Fortunato, Leonardo Becchetti. Il programma è molto vario e si svolge nelle tre giornate riminesi, cercando di affrontare il tema della gioia e della letizia dalle angolazioni più diverse.

D. – Come Papa Francesco, un Papa che porta fin dal nome questo spirito di gioia francescano, ispira e rinnova anche l’impegno del Festival, giunto ormai alla VI edizione?

R. – Le parole e l’atteggiamento di Papa Francesco per noi sono un grande stimolo, perché lui è veramente un uomo che incarna, oltre allo spirito del suo ministero, lo spirito di Francesco, attualizzandolo alla vita di oggi, proprio nello stile di fare le cose, che forse è proprio quello che ci contraddistingue come francescani. Ed è un segno, un segnale che il messaggio di Francesco è ancora attuale. Per questo noi abbiamo voluto negli ultimi sei anni ritornare nelle piazze e raccontare quella gioia e quella letizia, che è sempre stata in qualche maniera identificativa del mondo francescano.








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