2014-06-30 19:05:00

Immigrazione. Bagnasco: fatti vergognosi. Ue : aiuti e commissario ad hoc


Un commissario ad hoc per l'immigrazione e più aiuti, senza però fondi straordinari. Questa la linea che l’Unione Europea sta pensando di adottare per contribuire alla pressione crescente di migranti sulle coste italiane. Il dibattito dopo l’ennesima tragedia la notte scorsa nel canale di Sicilia, dove, su un barcone carico di 500 migranti, sono stati trovati circa 30 cadaveri. Nuovi sbarchi intanto in queste ore in Sicilia e in Puglia mentre in Parlamento è bagarre. Il servizio di Gabriella Ceraso:

Oltre 1000 migranti da tutta l'Africa e anche dall'Asiaa sono sbarcati nel pomeriggio a Taranto, quasi 400 sono in viaggio verso Catania, salvati dalla Nave Orione nel Canale di Sicilia, tra loro anche un caso sanitario sospetto già isolato. Un migliaio ancora sono previsti tra Pozzallo e Augusta mentre l'approdo del peschereccio che ha a bordo almeno 27 migranti morti per asfissia, secondo gli investigatori, e' previsto per domani alle 11. Una situazione difficile che scatena la polemica interna. La Lega accusa il governo di avere le mani sporche di sangue, attirandosi critiche trasversali; Forza Italia insiste per l’interruzione dell’operazione Mare Nostrum e l'esecutivo punta al semestre di guida Ue per avanzare proposte, anche se il premier Renzi stasera ha fatto il punto prima del Consiglio dei ministri. Oggi, intanto, dall’Unione arrivano timide proposte. "Cercheremo un contributo nelle risorse esistenti, senza fondi straordinari",fa sapere il Commissario europeo agli Affari interni Cecilia Malmstrom mentre il neo presidente della Commissione Jean Claude Junker pensa ad un commissario ad hoc per l'immigrazione e la mobilità, ma la questione, fanno sapere fonti interne all'Unione, sara' discussa dopo il 16 luglio, cioe' dopo che su Juncker si sara' espresso anche il Parlamento Ue. Intanto nessuna decisione concreta. 

"Sono fatti estremamente dolorosi e gravi che ledono diritti fondamentali delle persone e dei popoli". Cosi' il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, all'assemblea pubblica di Confindustria nel capoluogo ligure. L'auspicio del porporato è che "queste situazioni cosi' gravi che fanno vergognare il mondo e la civilta' possano essere superate per il bene e nel rispetto di tutti". Scettico nei confronti dell'impegno europeo durante il semestre di guida italiano, è l'arcivescovo di Agrigento, mons. Francesco Montenegro, presidente della Commissione Cei per le Migrazioni. Alessandro Guarasci  lo ha intervistato:

R. – Nessuno può sognare che queste morti finiscano fino a che questi viaggi continuano. Sono viaggi di speranza, ma diventano sempre più viaggi di morte. Ormai ci siamo abituati e sembra che sia una cosa normale, deve succedere. Cosa si fa per loro? Ritengo che non è che si faccia molto. E’ vero che le navi riescono a salvare tante vite; può anche essere vero che loro approfittano della presenza di queste navi e quindi vanno avanti un po’ più sicuri. Però, accoglienza non è soltanto tirarli sulla terraferma e dare un piatto e dare un tetto. In qualche modo, accoglienza è anche far sì che la vita di questa gente venga riconosciuta come una vita meritevole di attenzione … e sono persone che hanno una dignità: il Papa lo va ripetendo …

D. – Lei che cosa si aspetta, per esempio, dal semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea? Si chiede in sostanza di gestire in modo più corale l’emergenza immigrazione o meglio: l’immigrazione. Potremo arrivare a un disegno più completo per far sì che queste tragedie finiscano?

R. – Io sono stato al Consiglio europeo; ho parlato con il presidente del Consiglio europeo, ho parlato con alcuni commissari. Loro dicono che perché l’Europa si muova devono essere in 28 a pensarla alla stessa maniera. E loro stessi mi hanno detto: “Comprende che, per arrivare ad un pensiero comune di 28, i tempi saranno lunghi e lunghissimi”. Io non credo che in sei mesi si riuscirà a trovare una soluzione; se fosse così, lo possiamo mettere nella categoria dei miracoli. Io spero che l’Italia riesca ad ottenere qualcosa di più e a far muovere un po’ di più questo marchingegno. Il peccato originale dell’Europa è che non è costruita attorno agli uomini, è costruita attorno all’economia e alla finanza. Fino a quando l’Europa sarà un grande salvadanaio non possiamo aspettarci che l’uomo abbia l’attenzione che si merita; saranno i soldi, se ci sono o non ci sono, che permetteranno determinate azioni o determinati movimenti da parte di tutte le Nazioni.

D. – Però, non pensa che serva anche una maggiore collaborazione con gli Stati del Nordafrica, per dare assistenza a queste persone proprio là? Dovrebbe intervenire anche l’Alto Commissariato per i Rifugiati?

R. – Sì, questo senz’altro. Mi permetta, non voglio fare il pessimista, però noi finora abbiamo colonizzato: la nostra mentalità è quella della colonizzazione, non quella dell’aiuto. Se aiuto ci dev’essere è perché poi in qualche modo loro ci devono pagare qualcosa, no? I tanti Stati che sono là, sono corrotti: ma da chi sono sostenuti? Chi li ha fatti formare? In certe Nazioni sarà difficile la collaborazione, in Libia non c’è un governo, come si farà a dialogare? Con chi? Che bisognerebbe far questo, senz’altro: ma c’è la volontà? Credo che la speranza ci debba accompagnare, questa è una lettura fredda davanti a ciò che succede. Come Paolo cambiò vita improvvisamente, noi come credenti speriamo che si cambi vita e si cambino gli atteggiamenti. Però, la lettura dei fatti attuali non fa molto sperare. Noi ci mettiamo di mezzo la fede, perché crediamo che Dio può tutto …








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