Papa Francesco ha ricevuto nel Palazzo Apostolico Vaticano il Re Felipe VI e la Regina Letizia di Spagna. I Reali si sono successivamente incontrati con il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin accompagnato da mons. Antoine Camilleri, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati.
“Durante i cordiali colloqui – riferisce la Sala Stampa vaticana - si è espresso compiacimento per l’odierna visita, la prima all’estero, che segue quella da poco compiuta dal Re Juan Carlos I e dalla Regina Sofia il 28 aprile scorso, auspicio del rafforzamento delle buone relazioni esistenti tra la Santa Sede e la Spagna”. Sono stati poi affrontati “temi di comune interesse, l’importanza di favorire il dialogo e la collaborazione fra la Chiesa e lo Stato per il bene di tutta la società spagnola. Infine, si è fatto cenno ad alcune problematiche di carattere internazionale e regionale, con particolare attenzione alle zone di conflitto”.
Sulla visita dei Reali di Spagna a Papa Francesco, Alberto Goroni ha raccolto il commento dell’ambasciatore spagnolo presso la Santa Sede, Eduardo Gutiérrez Sáenz de Buruaga:
R. – Es una visita que, manteniendo el carácter
de una visita de cortesía …
E’ una visita che, pur mantenendo la caratteristica
di una visita di cortesia, ha molta importanza e questo perché la monarchia spagnola
è stata sempre molto legata a Papi. In un discorso tenuto all’ambasciata spagnola
in occasione della sua visita a Roma per la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni
Paolo II, al quale anche io ero presente, il re Juan Carlos sottolineava la sua profonda
stima e la sua vicinanza agli ultimi Papi: ha conosciuto Giovanni XXIII, ha conosciuto
Giovanni Paolo II, ha conosciuto Benedetto XVI, ed è stato presente anche in alcuni
momenti importanti del Pontificato di Papa Francesco. Adesso abbiamo un nuovo Re in
Spagna, che vuole continuare questa tradizione di vicinanza della monarchia spagnola
al Vaticano e concretamente al Santo Padre. Questo rallegra molto la maggioranza degli
spagnoli, dei quali conosciamo le profonde radici cristiane. Credo che le relazioni
tra Spagna e Vaticano siano buone relazioni, amichevoli, di profondo rispetto e di
collaborazione su questioni specifiche. Credo che ci sia sempre stato questo rispetto
e questa collaborazione, tenendo in considerazione gli accordi del 1979. E’ vero che
la Spagna oggi non è uno Stato confessionale, ma è anche vero che la maggioranza degli
spagnoli continua a dichiararsi cattolica. Quindi la visita del Re Felipe VI e della
Regina Letizia è una occasione di grande felicità per tutti noi, particolarmente per
quanti vivono a Roma e lavorano in Vaticano.
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