2014-06-27 13:28:00

Convegno Pax romana: portare lo spirito cristiano nei luoghi di lavoro


“Per una Chiesa in uscita – Prospettive laiche nel futuro della Chiesa”. E’ stato il tema dell’ incontro promosso da "Pax Romana", che si è svolto ieri a Roma. All'incontro hanno partecipato i delegati  internazionali di questo movimento che vuole riunire tutti quegli intellettuali cattolici, sia del mondo universitario sia dell’ imprenditoria, che mettono Cristo al centro della loro vita lavorativa. Ma quanto è importante un lavoro di rete tra di loro? Marina Tomarro lo ha chiesto a Roberto Cipriani, tra i rappresentanti italiani di "Pax Romana":

R. – E’ fondamentale, perché io riesco a capire quello che succede in Canada, quello che succede negli Stati Uniti o in Asia. E’ una sorta di osservatorio: avere una osservazione comparativa di tutta la realtà universale della Chiesa.

D. – Quanto oggi può essere complicato portare proprio il Vangelo nelle aule universitarie per lei, ma anche negli altri luoghi di lavoro per quanto riguarda gli imprenditori…

R. – Certo, è difficile. Un esponente di "Pax Romana" a livello irlandese ha ricordato che è stato al parlamento a parlare ai parlamentari finalmente dichiaratisi cattolici, senza vergognarsi. Dunque, un fatto nuovo rispetto al passato. Un fatto nuovo che è possibile realizzare nelle misure in cui si assume coraggio e si sottolinea la propria identità, chiarendo dei proprio punti di vista e dei proprio valori di riferimento.

E il valore di riferimento più grande per ogni cristiano è proprio quello di essere fedeli a Cristo. Ascoltiamo a questo proposito la riflessione del segretario generale di "Pax Romana", Philippe Ledouble:

“Essere cristiano non è solo annunciare il Vangelo, ma essere fedele a Cristo. Ma per essere fedeli a Cristo non si può essere soli: il nostro modo di fare è dire che quando c’è una decisione da prendere - da un punto di vista professionale - di avere un luogo dove si può parlare di queste decisioni, ascoltare il Vangelo e tentare di essere trasformati dal Vangelo per prendere la decisione che siano più nello spirito dell’essere cristiano".

All’incontro era anche presente Rita Pilotti, presidente nazionale della Fuci, la Federazione universitaria cattolica italiana. Ascoltiamo il suo commento:

“Questa è una tappa intermedia di un cammino di dialogo, di confronto che va avanti e che trova linfa vitale, tanto più adesso con l’Evangelii Guadium e con la ricorrenza anche del 50.mo del Concilio Vaticano II. Però, è un cammino che va avanti e che forse si proietta ancora di più verso il futuro: ci chiede proprio di guardare al futuro con lungimiranza e quindi di avere uno sguardo lungo e anche la capacità di investire su quei progetti coraggiosi di dialogo, di vita comune, di guardare una Chiesa che sia sempre più in grado di mettere in connessione le persone”.








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