2014-06-26 16:22:00

Per Confindustria economia in affanno. Un ragazzo su quattro è Neet


Confindustria vede ancora nero sul futuro dell’economia italiana. Secondo il centro studi, il Pil nel 2014 crescerà solo dello 0,2%. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha affermato che il Paese non è ancora uscito dalla crisi anche se ha enormi potenzialità. Alessandro Guarasci

 

L’Italia, almeno secondo Confindustria, continua a trascinarsi. Quest’anno la crescita sarà solo dello 0,2%  e nel 2015 dell’1%. In affanno anche i consumi. Pesanti i riflessi sul lavoro. Complessivamente da quando scoppiata la crisi sono stati persi un milione di posti e quest’anno la disoccupazione si attesterà al 12,6%. I poveri sono aumentati di tre milioni. Anche per il rapporto Bes, Benessere Equo e Sostenibile, elaborato da Istat e Cnel c’è “un preoccupante peggioramento della condizione dei lavoratori”. Il rapporto, oltre che del Pil tiene conto di altri fattori come il welfare, i servizi. Nel 2013 sono migliorati quasi tutti gli indicatori su istruzione e formazione, ma un ragazzo su quattro né studia né lavora. Secondo il ministro dell’Economia Padoan l’Italia non è ancora uscita dalla crisi, ma ha enormi potenzialità

“Ci sarà più crescita in Italia e in Europa se la crescita sarà diversa, sarà diversa in termini di composizione e di contenuto, in termini di qualità della vita in senso lato. Di conseguenza ogni politica della crescita della crescita oggi non può che essere qualitativa prima ancora che quantitativa”.

Insomma, servono riforme, e tra queste c’è quella della pubblica amministrazione, anche per redistribuire di più la ricchezza 








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