2014-06-21 12:48:00

Mons. Galantino: il Papa chiede alla Cei unità e rinnovamento


La Chiesa italiana segue i sentieri aperti da Papa Francesco. Mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, riflette sulle azioni del Pontefice in un’intervista alla rivista “Il Regno”, rilasciata all’indomani della chiusura della 66.ma Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana e pubblicata in occasione della visita del Santo Padre a Cassano all’Ionio. Ce ne parla Gianmichele Laino:

Partire dal discorso di Paolo VI ai vescovi italiani, per arrivare a parlare delle nuove forme di evangelizzazione alle soglie di un vero e proprio cambio d’epoca. Mons. Nunzio Galantino, ricordando l’intensa esperienza vissuta durante l’Assemblea Generale della Cei quando Papa Francesco pronunciò il discorso d’apertura, trova lo spunto per sottolineare la sintonia tra la Chiesa italiana e le azioni-guida del Pontefice.

Il Santo Padre – dice mons. Galantino in una lunga intervista a “Il Regno” – ha richiamato all’unità e al rinnovamento all’interno della Chiesa, passando attraverso un ristabilimento della propria libertà a diversi livelli, non ultimo quello della scelta del proprio presidente da parte dei vescovi italiani. Non si tratta di un paradosso o di una contraddizione: una maggiore libertà, infatti, si traduce in un richiamo ancora maggiore alla responsabilità. “Unità” e non “uniformità”, dunque, evitando che la Chiesa si ripieghi su se stessa in un vuoto clericalismo.

Una Chiesa – prosegue mons. Galantino – che grazie a Papa Francesco sta ritrovando la sua “forma missionaria”, orientata al bene e al servizio della comunità umana, che combatta la pedofilia partendo dalle diocesi locali e che faccia proprio lo spirito della Evangelii GaudiumDiventa essenziale, a questo proposito, un nuovo coinvolgimento del cattolico nella vita pubblica, in tutte le sue forme, compresa la politica, attraverso una conoscenza di prima mano della Dottrina Sociale e con un impegno ispirato alla gratuità, lontano da quello di “trasformisti” e “replicanti” che si muovono su una “cattiva strada”.

Accogliendo l’invito di Papa Francesco – conclude mons. Galantino – la Chiesa potrà riportare al centro della propria vita l’uscita da sé e dai propri territori di riferimento, fidandosi di più di Dio e dei suoi tempi.








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