2014-06-21 09:13:00

Francesco in Calabria. Arrivo a Castrovillari


È atterrato qualche minuto fa sul piazzale antistante la Casa circondariale “Rosetta Sisca” di Castrovillari l’elicottero che ha condotto Papa Francesco in Calabria, per una visita pastorale che si svilupperà a Cassano all’Jonio e a Sibari, dove si concluderà nel pomeriggio con la celebrazione della Messa. Centinaia di persone contenute dalle transenne hanno salutato festosamente il Papa, accompagnato tra gli altri dal vescovo di Cassano all’Jonio, mons. Nunzio Galantino. Come sempre, Francesco ha ricambiato con calore l’affetto della folla, fermandosi a stringere mani e a dare un bacio ai più piccoli. Alle 9.30 è in programma il primo incontro di questa intensa giornata, quando il Papa incontrerà con i detenuti della Casa circondariale. Il servizio della nostra inviata, Fausta Speranza:

Un territorio di 1.300 km quadrati, di cui troppo spesso si parla per fatti gravi di cronaca, come l’agguato mafioso in cui è rimasto ucciso pochi mesi fa il piccolo Cocò, di tre anni; o l’omicidio brutale, poche settimane fa, di padre Lazzaro, impegnato a sostenere extracomunitari in difficoltà. E a questo proposito, sappiamo di un fuori-programma del Papa: una sosta proprio alla parrocchia di San Giuseppe che Padre Lazzaro frequentava.

Dunque, terra di fatti di cronaca, ma anche terra trascurata, invece, quando si tratta di promuovere sviluppo. Terra bella e martoriata dal malaffare, come il vescovo Galantino l’ha definita ai nostri microfoni, chiedendo attenzione:

“Chiedere scusa alle tante realtà, alle tante persone povere, alle tante persone in difficoltà, alle tante persone che per un motivo o per un altro vivono veramente questa fatica di portare avanti le loro esistenze. Quindi, da una parte i poveri che molto spesso noi lasciamo per strada e ai quali molto spesso non diamo ascolto; dall’altra, sicuramente i bambini ai quali non sempre assicuriamo un impegno di formazione, un impegno di educazione, di attenzione dovuta. Di sicuro, va chiesto scusa ai giovani per le tante volte in cui, con il nostro modo di fare o di non fare o di far male, non riusciamo a sostenere le loro speranze, i loro progetti”.

Papa Francesco sceglie di accendere i riflettori incontrando gli ultimi, e la diocesi ha risposto con entusiasmo e responsabilità. Il vescovo Galantino ha chiarito che non sono stati chiesti soldi alla politica per l’organizzazione e, ha sottolineato, non sono state riservate prime file ai notabili.

In primo piano, dunque, ci saranno con le parole e i gesti di Francesco, il territorio e la gente, con problemi e potenzialità.








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