2014-06-21 14:15:00

Ex drogato a pranzo col Papa: "Francesco vicino a chi ha bisogno"


Mentre migliaia di persone stanno affluendo, nonostante il gran caldo, nella spianata di Sibari dove presiederà alle 16 la Messa conclusiva della sua visita, Papa Francesco sta consumando il pranzo con alcuni dei poveri assistiti dalla Caritas di Cassano all’Jonio e con alcuni ragazzi ospiti della Comunità terapeutico-riabilitativa Saman. Uno di loro, Giuseppe, ex tossicodipendente, racconta al microfono di Fausta Speranza la sua storia e la gioia di poter conoscere Papa Francesco:

R. – Ho toccato il fondo perché prima ho iniziato per "sballarmi", poi ci sono stati problemi familiari: ho perso mia madre l’11 gennaio del 1992, mio padre l’11 gennaio del 1993... Poi mi sono perso. Non ho avuto più nessuno appoggio … Mi sono isolato da tutti; gli altri volevano aiutarmi, non ci sono riusciti. Non ne volevo sapere nulla di comunità, perché sono entrato in carcere nel ’92 e sono uscito nel 2002. Sono rientrato di nuovo e i miei familiari mi hanno detto di provare la comunità con gli assistenti sociali, che mi hanno aiutato. Oggi sto bene, sto lavorando su me stesso e cercherò di andare avanti così, perché quel cancello mi fa sempre paura. Devo cercare di acquisire qui quello che posso per portarmelo fuori.

D. – Il Papa ti incontra: che cosa significa per te?

R. – È un’emozione grandissima, perché negli Anni ’80 ho conosciuto Papa Wojtyla a Taranto quando venne in visita all’Italsider – oggi Ilva. Spero che oggi avrò il piacere di conoscere un Papa, una persona che si interessa a chi ha bisogno, perché i più bisognosi sono quelli che vivono per le strade. Io mi arrangiavo con un piatto di pasta, un pezzo di pane… Ci sono persone che non possono permettersi questo. Quindi, fa del bene a chi ne ha bisogno e per me questa è una cosa bellissima!

D. - Che cosa vorresti dire a Papa Francesco?

R. - Cosa vorrei dire… È un piacere averlo qui e conoscerlo di persona, per ringraziarlo tantissimo perché è una persona carissima! 

 

La Calabria è una terra che tende a essere fuori dall'attenzione mediatica, se non quando le cronache dei fatti di malavita la portano in primo piano. Ma la visita di Papa Francesco potrebbe finalmente innescare un processo virtuoso: è questo uno dei sentimenti più diffusi tra la gente che si stringe in queste ore attorno al Papa. A esprimerlo è Rosanna Conforti, parrocchiana di San Gaetano Catanoso di Corigliano Calabro:

R. - La Calabria è stata sempre un po’ dimenticata, a dir la verità. Adesso siamo veramente felici perché Papa Francesco ci ha fatto un grande onore. E’ una speranza veramente forte! Penso che, con questo gesto che ha fatto verso di noi, miglioreremo tutti quanti.

D. - In che cosa? Quali frutti sperare: una maggiore consapevolezza anche delle coscienze, di un possibile riscatto?

R. - Sì! Io penso che ci ha dato la fiducia. Venendo qui ha dato fiducia a questo popolo e penso che avremo veramente più fede e quindi si migliorerà tantissimo.








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