2014-06-20 14:44:00

Il Papa in Calabria, mons. Galantino: la politica aiuti il lavoro per combattere la mafia


"Il Papa ha detto che viene a trovarci per chiedere scusa alla popolazione della diocesi di Cassano all'Jonio. Scegliendo me come segretario della Cei ha infatti sottratto, in parte, il vescovo a questa gente. Ma anche noi dobbiamo chiedere scusa per qualcosa". Alla vigilia del quarto viaggio in Italia di Papa Francesco, fissato per il 21 giugno in provincia di Cosenza, tra Castrovillari, Cassano e la piana di Sibari, mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano all'Jonio, si sofferma sugli aspetti pastorali nei quali la sua comunità deve ancora migliorare.  

"Come Chiesa dobbiamo chiedere scusa ai poveri, alle tante persone che vivono la fatica di arrivare alla fine del mese", spiega il vescovo di Cassano all'Jonio. "Poi, ai bambini, ai quali non sempre assicuriamo la formazione e l'attenzione dovuta. Ma anche ai giovani, per le tante volte in cui non siamo capaci di sostenere le loro attese e speranze. Ma anche ai non-credenti e agli indifferenti, perché tante volte il nostro modo di vivere l'esperienza di fede non parla a queste persone, non le convince, perché viviamo un'esperienza dui fede a uso e consumo nostro". 

Tra le caratteristiche sociali negative del territorio c'è sicuramente la presenza della criminalità organizzata, ma mons. Galantino ci tiene a fare una precisazione. "La mafia non è appannaggio calabrese, purtroppo oggi c'è una multinazionale del male, quindi stiamo attenti a non concentrare per motivi ideologici il male solo qui". "Ma come si vince il male? Solo con delle proposte positive. Bisognerebbe sfruttare tutte le potenzialità che questo territorio ha. Vanno valorizzate le energie giovanili che qui sono tantissime. Ma bisogna creare le condizioni e qui l'appello va indirizzato a coloro che amministrano la cosa pubblica". 

(a cura di Federico Piana, Fausta Speranza, inviati a Cassano all'Jonio)








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